QUALE AMORE

Valutazione
Inconsistente, velleitario
Tematica
Letteratura, Matrimonio - coppia, Musica, Psicologia
Genere
Drammatico
Regia
Maurizio Sciarra
Durata
97'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
01 Distribution
Musiche
Lele Marchitelli
Montaggio
Marco Spoletini

Orig.: Italia (2006) - Sogg. e scenegg.: Claudio Piersanti, Maurizio Sciarra liberamente tratti da "La Sonata a Kreutzer" di Lev Tolstoj - Fotogr.(Panoramica/a colori): Alessio Gelsini Torresi - Mus.: Lele Marchitelli - Montagg.: Marco Spoletini - Dur.: 97' - Produz.: Lionello Cerri.

Interpreti e ruoli

Giorgio Pasotti (Andrea), Vanessa Incontrada (Antonia), Arnoldo Foà (Robert), Andoni Gracia (Chavarria), Maria Schneider (Marie), Magda Mercatali (mamma di Andrea), Elsa Kudelka (Betty), Timothy Martin (Randy), Giovanni Capaldo (Fabio), Nico Bonavolontà (Charles), Stefano Patrizi (Augusto), Marino Masè (capo ufficio), Giorgia Ferrero (segretaria), Claudia Della Gatta . (Benedetta)

Soggetto

Un aeroporto internazionale, i voli bloccati da un tempesta di neve. Andrea, dopo aver scontato una parte della sua pena in un manicomio criminale in Svizzera, e in viaggio verso gli Stati Uniti dove incontreà i suoi figli per la prima volta dopo l'uxoricidio, racconta ad un occasionale compagno di viaggio la propria vicenda. Rampollo di una ricca famiglia della finanza internazionale, e destinato alla stessa strda, Andrea conosce ad un concerto la pianista Antonia, ne rimane folgorato, la avvicina, si dichiara, la sposa in breve tempo. Nascono tre figli e cominciano i problemi. Antonia vorrebbe riprendere l'attività concertistica e si decide quando un suo vecchio amico la incoraggia e ne segue le prove. In Andrea scatta il tarlo che non lo lascia più: la moglie lo tradisce. L'unica soluzione possibile è quella di uccidere Antonia, eliminarla fisicamente per non avere più sospetti. E così avviene.

Valutazione Pastorale

Si fa presto a parlare male dei melodrammi italiani anni '50. Chi insiste a dire male del trittico composto da "Catene" (1949), "Tormento" (1950), "I figli di nessuno" (1951) del robusto Raffaele Matarazzo veda questo film e poi faccia il doveroso confronto. Purtroppo Sciarra cade malamente su una materia scivolosa per la quale non sembra affatto attrezzato. Non sa da che parte affrontarla e allora la storia non ha il minimo filo logico. Non è realistica, non è fumettistica, non è grottesca, manca anche di quel sottofondo letterario che forse avrebbe potuto salvarla. Insomma niente di niente. Ma che agli inizi del Terzo Millennio si metta in piedi una storia di gelosia senza qualche vera motivazione é poco serio e disdicevole. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come inconsistente, e del tutto velleitario.
UTILIZZAZIONE: per quanto detto sopra l'utilizzazione, ancorchè possibile con attenzione per i più piccoli, può essere trascurata senza troppi rimpianti.

Le altre valutazioni

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