A EST DI BUCAREST

Valutazione
Accettabile, Problematico, dibattiti*
Tematica
Libertà, Mass-media, Politica-Società, Storia
Genere
Commedia
Regia
Corneliu Porumboiu
Durata
89'
Anno di uscita
2006
Nazionalità
Romania
Titolo Originale
12:08 East of Bucharest
Distribuzione
Istituto Luce
Musiche
Rotaria
Montaggio
Roxana Szel

Orig.: Romania (2006) - Sogg. e scenegg.: Corneliu Porumboiu - Fotogr.(Normale/a colori): Marius Panduru - Mus.: Rotaria - Montagg.: Roxana Szel - Dur.: 89' - Produz.: Corneliu Porumboiu.

Interpreti e ruoli

Mircea Andreescu (Piscoci), Teo Corban (Jderescu), Ion Sapdaru . (Manescu)

Soggetto

Romania, anno 2005. In una cittadina ad est della capitale, il proprietario di uan TV locale invita due ospiti a raccontare la loro partecipazione, sedici anni prima, ai moti di piazza che portarono alla caduta di Ceausescu. Ci sono un vecchio pensionato che per arrotondare i magri introiti si traveste da Babbo Natale, e un insegnante di storia che spende tutto il suo stipendio nell'alcool. I due raccontano quello che hanno fatto in quel fatidico giorno, ma quando il conduttore passa la parola alle telefonate in diretta, molti ascoltatori cominciano a sollevare dubbi su quello che hanno sentito. Da quel momento i due ospiti entrano in crisi, e anche il conduttore é in palese imbarazzo. Una ricostruzione attendibile non è più possibile.

Valutazione Pastorale

Il regista Porumboiu é nato nel 1975, aveva quindi 14 anni nel 1989, anno della caduta del muro di Berlino e della fine della dittatura in Romania. Riporta fatti ascoltati, sentiti, letti. Con il tono azzeccato di una amarissma ironia, Porumboiu si muove abilmente sul difficile filo che lega lega la Verità ufficiale e la Verità nascosta. Qual'é l'una, qual'è l'altra? Le rivoluzioni quanti padri hanno? E' possibile dire "io c'ero" pur di acquisire meriti inesistenti ? Scritto con ammirevole scioltezza nei dialoghi, ambientato con cura estrema in una 'modernità' ancora dai sapori antichi (vedi lo studio televisivo, la piccola band musicale, i cinesi gestori di bar...), il copione interessa sempre di più, coinvolge, conquista per la sua svelta freschezza e per l'umorismo per niente superficiale. Un ritratto malinconico e 'vero' di un Paese al bivio di scelte sociali ed economiche serie e complicate. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre in molte altre occasioni, per la lucidità del suo sguardo su una realtà poco conosciuta e tutta da indagare.

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