FRONTIERS – AI CONFINI DELL’INFERNO

Valutazione
Inaccettabile, malsano
Tematica
Violenza
Genere
Horror
Regia
Xavier Gens
Durata
103'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Francia, Svizzera
Titolo Originale
Frontière(s)
Distribuzione
Moviemax
Musiche
Jean Pierre Taieb
Montaggio
Carlo Rizzo

Orig.: Francia/Svizzera (2007) - Sogg. e scenegg.: Xavier Gens - Fotogr.(Scope/a colori): Laurent Barès - Mus.: Jean Pierre Taieb - Montagg.: Carlo Rizzo - Dur.: 103' - Produz.: Laurent Tolleron, Luc Besson - VIETATO AI MINORI DI 18 ANNI.

Interpreti e ruoli

Karina Testa (Yasmine), Aurelien Wilk (Alex), Patrick Ligardes (Karl), David Saracino (Tom), Maud Forget (Eva), Samuel Le Bihan (Goetz), Chems Dahmani (Farid), Amélie Daure (Klaudia), Estelle Lefébure (Gilberte), Jean Pierre Jorris . (Von Geisler)

Soggetto

Durante alcune sommosse seguite alle elezioni, a Parigi una banda di giovani dopo una rapina si da alla fuga e cerca riparo oltre confine. Vicino alla frontiera con il Belgio, alcuni di loro trovano rifugio in una locanda semi abbandonata. Qui cadono nelle mani di due sorelle e di un ex colonnello tedesco: sono tutti neonazisti che praticano il cannibalismo e vivono nella follia più totale.

Valutazione Pastorale

In quale stato di salute mentale versa chi scrive e dirige una storia del genere, improntata al più ributtante sadismo, e ad un crescendo di violenza tale da procurare ribrezzo, rigetto, repellenza? Non si capisce come tali prodotti possano trovare accoglienza, dal momento che scavalcano ampiamente i confini di quello che poteva essere (ed era una volta) il dignitoso genere 'horror'. Preoccupante é il fatto che, se doveva emergere qualche lontana denuncia circa il possibile risorgere di rigurgiti nazisti, l'eccesso di torture possa invece fare da sponda all'effetto opposto: c'è quasi un repertorio preciso e didattico su come si debba infierire sui corpi nudi e indifesi. La delusione arriva anche dal fatto di trovare tra i vari produttori il nome di Luc Besson, lontano anni luce dalle sue belle favole cinematografiche come regista. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come inaccettabile, e decisamente malsano.
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Utilizzazione

é da evitare sia in programmazione ordinaria sia in altre occasioni. Nonostante il divieto ai 18 anni, molta attenzione é da tenere per i minori e i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD

Le altre valutazioni

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