STAR SYSTEM – SE NON CI SEI NON ESISTI

Valutazione
Brillante, Consigliabile
Tematica
Cinema nel cinema, Il comico, Mass-media
Genere
Commedia
Regia
Robert Weide
Durata
110'
Anno di uscita
2009
Nazionalità
Stati Uniti
Titolo Originale
How to Lose Friends and Alienate People
Distribuzione
Mikado Film
Soggetto e Sceneggiatura
Peter Straughan tratto dal romanzo "Un alieno a Vanity Fair" di Toby Young
Fotografia
(Panoramica/a colori): Oliver Stapleton
Musiche
David Arnold
Montaggio
David Freeman
Produzione
Stephen Woolley, Elizabeth Karlsen

Interpreti e ruoli

Simon Pegg (Sidney Young), Kirsten Dunst (Alison Olsen), Jeff Bridges (Clayton Harding), Danny Huston (Lawrence Maddox), Gillian Anderson (Eleanor Johnson), Megan Fox (Sophie Maes), Max Minghella

Soggetto

Da Londra Sidney Young arriva a New York, chiamato dal suo amico Clayton a lavorare in una delle più prestigiose riviste della città, "Sharps". Sidney si sente pieno di inziativa ma le sue maniere rozze e le sue battute volgari gli fanno commettere alcuni incidenti veramente imperdonabili. Vuole fare l'onnipresente alle feste che contano, avvicina attrici e agenti ma non indovina mai il momento giusto. In redazione conosce Alison, una ragazza altrettanto sfortunata, innamorata del vice direttore Lawrence che poi la lascia. A lungo Sidney e Alison si sostengono a vicenda, prima di capire di essere innamorati l'uno dell'altra. E questo è il vero successo di Sidney a New York.

Valutazione Pastorale

E' un libro di memorie quello pubblicato nel 2001 da Toby Young col titolo italiano "Un alieno a Vanity Fair": vi si descrive il trasferimento di Young da Londra a New York e il fallito tentativo di imporsi nella prestigiosa rivista e conquistare Manhattan. Attore inglese, Simon Pegg fa di Young il prototipo di un uomo allo stesso tempo ingenuo, spaccone, sconsiderato, sprovveduto. Muovendosi a metà tra Peter Sellers e Austin Powers, Pegg irrompe nella storia e sembra condizionarla tutta. In realtà anche gli altri personaggi si ritagliano spazi gustosi, un dialogo incalzante con battute anche imprevedibili da sapore al gioco del cinema nel cinema e al taglio ironico, al limite del grottesco sugli eccessi delle ambizioni e dell'arrivismo. Ne deriva una commedia simpatica che, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e certo brillante.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e anche nell'ottica del tema 'cinema nel cinema' o del rapporto Stati Uniti/Gran Bretagna. Qualche attenzione é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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