RIPARO

Valutazione
Discutibile, scabrosità
Tematica
Lavoro, Omosessualità, Povertà-Emarginazione, Razzismo
Genere
Drammatico
Regia
Marco Simon Puccioni
Durata
100'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Francia, Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Movimento Film
Soggetto e Sceneggiatura
Marco Simon Puccioni, Monica Rametta in collaborazione con Heidrun Schleef Clara Ferri, Monica Rametta
Musiche
Cristiani Fracaro, Dario Arcidiacono
Montaggio
Roberto Missiroli

Orig.: Italia/Francia (2007) - Sogg.: Clara Ferri, Monica Rametta - Scenegg.: Marco Simon Puccioni, Monica Rametta in collaborazione con Heidrun Schleef - Fotogr.(Panoramica/a colori): Tarek Ben Abdallah - Mus.: Cristiani Fracaro, Dario Arcidiacono - Montagg.: Roberto Missiroli - Dur.: 100' - Produz.: Mario Mazzarotto, Francesca Van Der Staay, Frederic Podetti.

Interpreti e ruoli

Maria De Medeiros (Anna), Antonia Liskova (Mara), Mouinir Ouadi (Anis), Vitaliano Trevisan . (Salvio), Gisella Burinato (Laura), Gerard Koloneci . (Mishel)

Soggetto

Di ritorno da una vacanza in Africa, Anna e Mara si accorgono che Anis, giovane magrebino, si é nascosto nella loro automobile e ne ha approfittato per superare la frontiera. Il ragazzo dice di voler andare a Milano da parenti, in realtà non ha una meta e torna da loro. Anna trova ad Anis un posto di lavoro nell'azienda del fratello Salvio, dove lavorano anche lei e Mara come operaia. Dopo un'iniziale diffidenza, i tre vivono in un apparente equilibrio che però ben presto si spezza. Anis si fa intraprendente, corteggia Mara e ha un rapporto con lei, suscitando la rabbiosa gelosia di Anna. Anis viene licenziato da Salvio e subito dopo respinto anche da Mara, che vuole recuperare il legame con Anna. Anis in fuga viene inseguito dalle forze dell'ordine.

Valutazione Pastorale

Gli argomenti di maggiore e più facile presa nel panorama politico-sociale italiano sono condensati in questa storia: l'immigrato clandestino, il nord est ricco e diffidente, lo scontro genitori/figli, la relazione tra donne. La miscela dovrebbe dare come risultato un dramma di forti motivazioni. Qui invece molti dei passaggi narrativi risultano prevedibili, le psicologie dei personaggi sono qua e là scontate, e Maria De Medeiros appare non proprio in parte nel ruolo della donna friulana. Per di più alcune situazioni sembrano affrontate non tanto per rifletterci sopra ma come occasione per dare spazio ad un erotismo compiaciuto e un po' sopra le righe. Il copione descrive luoghi e fatti che segnano problematiche attuali ma a corrente alternata e il film, dal pun to di vista pastorale, é da valutare come discutibile, e segnato da scabrosità.
UTILIZZAZIONE: il film può essere usato in programmazione ordinaria con molta attenzione per la presenza di minori. Stessa cura anche per i più piccoli è da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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