LE LUCI DELLA SERA

Valutazione
Problematico, Raccomandabile, dibattiti *
Tematica
Metafore del nostro tempo, Povertà-Emarginazione, Solidarietà-Amore
Genere
Drammatico
Regia
Aki Kaurismäki
Durata
80'
Anno di uscita
2007
Nazionalità
Finlandia
Titolo Originale
Laitakaupungin valot
Distribuzione
Bim Distribuzione
Musiche
Melrose
Montaggio
Aki Kaurismaki

Orig.: Finlandia (2006) - Sogg. e scenegg.: Aki Kaurismaki - Fotogr.(Normale/a colori): Timo Salminen - Mus.: Melrose - Montagg.: Aki Kaurismaki - Dur.: 80' - Produz.: Aki Kaurismaki.

Interpreti e ruoli

Janne Hyytiainen (Koistinen), Maria Jarvenhelmi (Mirja), Maria Heiskanen (Aila), Ilkka Koivula (Lindholm), Matti Onnismaa (capo dello staff), Sulevi Peltola (supervisore), Sergei Doudko (tre russi), Andrei Gennadiev, Arturas Pozdniakovas .

Soggetto

Un uomo di nome Koistinen, che di mestiere fa la guardia notturna, viene raggirato da un gruppo di delinquenti per compiere una rapina, grazie alla complicità di una donna bella e spietata di cui l'uomo si innamora. Accusato di complicità, Koistinen viene cprocessato e condannato, ma sconta al pena senza mai denunciare chi lo ha tradito. Quando esce, trova un nuovo lavoro, ma uno dei gangster fa la spia sul suo passato di galeotto, e subito viene licenziato. Malmenato e ferito in una strada, prima di morire accetta la stretta di mano della padrona di un chiosco di salsicce, l'unica che da sempre lo ama in silenzio.

Valutazione Pastorale

Se è vero che questo va considerato l'ultimo capitolo di una trilogia comprendente in precedenza "Nuvole in viaggio" (1996) e "L'uomo senza passato" (2002), bisogna dire che si tratta di una dei trittici più belli e struggenti del recente cinema mondiale. E' difficile separarsi dall'immagine di questo Koistinen, uomo grigio se mai ce ne sono tati e anonimo se mai ce ne saranno. Il prototipo dell'uomo 'solo', non per misoginia ma per la difficolta di rapportarsi con il modo di fare dominante, con atteggiamenti, discorsi, azioni, che esulano dalla sfera della misura, della riservatezza, della modestia. Koistinen è un vagabondo della vita, la attraversa inconsapevole e incosciente, mai aggressivo sempre indifeso. E quindi bersaglio facile, scoperto, prestabilito. Intorno al suo protagonista, antieroe inconsapevole e vittima rassegnata, Kaurismaki costruisce da par suo un mondo asciutto e sfuggente. L'occhio del finlandese scruta scarno e disincantato un mondo di luci livide, nascoste, quasi atone. E questo ulteriore poemetto dalle struggenti cadenze e dall'accorato appello verso gli ultimi cala tra di noi e lascia segnali indelebili. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come raccomandabile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e da proporre in occasioni mirate per riflettere sui molti argomenti indicati e sul personalissimo stile di Kaurismaki.

Le altre valutazioni

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