RIPRENDIMI

Valutazione
Discutibile, Problematico, dibattiti
Tematica
Bambini, Cinema nel cinema, Famiglia - genitori figli, Giovani, Lavoro, Matrimonio - coppia, Sessualità
Genere
Drammatico
Regia
Anna Negri
Durata
93'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Italia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Medusa Film
Soggetto e Sceneggiatura
Anna Negri, Giovanna Mori Anna Negri
Musiche
Dominik Scherrer
Montaggio
Ilaria Fraioli

Orig.: Italia (2008) - Sogg.: Anna Negri - Scenegg.: Anna Negri, Giovanna Mori - Fotogr.(Panoramica/a colori): Gian Enrico Bianchi - Mus.: Dominik Scherrer - Montagg.: Ilaria Fraioli - Dur.: 93' - Produz.: Francesca Neri, Claudio Amendola per Bess Movie.

Interpreti e ruoli

Alba Rohrwacher (Lucia), Marco Foschi (Giovanni), Valentina Lodovini (Michela), Alessandro Averone (Eros), Marina Rocco (Tiziana), Cristina Odasso (Mara), Francesca Cutolo (Tosca), Stefano Fresi (Giorgio), Giulia Weber (Sara), Hossein Taheri (Mario), Massimo De Santis (Francesco)

Soggetto

Giovanni e Lucia, attori all'inizio di carriera e in cerca di stabilità, accettano di essere i protagonisti di un documentario che deve seguire la loro vita quotidiana, pubblica e privata. Tra loro l'incertezza sgocia spesso in nervosismo e in liti furibonde. I due si lasciano, si riprendono, si lasciano di nuovo, e in mezzo c'è il loro bambino appena nato. Giovanni comincia un'altra storia con Michela. E anche qui sembra che tutto debba ripetersi.

Valutazione Pastorale

Il disordine totale che affolla la storia é in parte voluto come conseguenza della precarietà di vita dei due protagonisti in parte subito in quanto spia della difficoltà di tenere a freno la materia, sfuggente e facilmente banalizzabile. Fare l'attore vuole dire cedere la propria identità ad altri, ma significa allo stesso tempo (almeno per molti) vivere nel limbo dell'occasione che non arriva, della proposta che risolleva morale e bilanci. L'indagine sul disagio generazionale affastella molte emozioni, ruota intorno a rapporti sentimentali incrociati in modo spesso affrettato e un po' accomodante. A restare é la sensazione di un racconto generosamente incapace di fermarsi, alla disperata ricerca di un centro, e per questo meritevole di attenzione. Il punto di vista soprattutto femminile fa aumentare una certa rigorosità di scelte, come la cronaca ruvida di una quotidianità stanca e indecida sulla strada da prendere. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come discutibile, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e più utilmente in occasioni mirate, per rilevarne in maniera opportuna momenti utili, suggerimenti e insieme eccessi, passaggi sopra le righe, qualche compiacimento di immagini. Attenzione é da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi teelevisivi o di uso di VHS e DVD.

Le altre valutazioni

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