NON C’E’ PIU’ NIENTE DA FARE

Valutazione
Accettabile, semplicistico
Tematica
Amicizia, Giovani, Teatro
Genere
Commedia
Regia
Emanuele Barresi
Durata
94'
Anno di uscita
2008
Nazionalità
Commedia
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Eagle Pictures
Musiche
brani di autori vari
Montaggio
Carlo Fontana

Orig.: Italia (2006) - Sogg. e scenegg.: Emanuele Barresi, Francesco Bruni - Fotogr.(Scope/a colori): Massimo Lupi - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: Carlo Fontana - Dur.: 94' - Produz.: Teatro Luce.

Interpreti e ruoli

Stefano Filippi (Enrico), Cristina Cirilli (Chiara), Alba Rochrwacher (Letizia), Rocco Papaleo (Massimo Lupi), Paolo Ruffini (Ivan), Isabella Cecchi (Marta), Fabrizio Brandi (Daniele), Valeria Valeri (Aldina), Raffaele Pisu (Otello), Andrea Buscemi (Baciocchi), Lucia Poli (Lucia), Carlo Monni (papà di Ivan), Cristiano Militello (ufficiale giudiziario), Paolo Migone . (scaricatore)

Soggetto

Mentre sono impegnati nelle prove del loro spettacolo, i componenti della compagnia amatoriale "I Perseveranti" ricevono la notizia che il proprietario vuole smantellare lo spazio teatrale per lasciare posto ad una banca. Lo scoraggiamento generale va di pari passo con le difficokltà quotidiane di ciascuno, non solo sul piano lavorativo ma anche sentimentale. Viene infine trovato un cavillo legale che fa rinviare la chiusura, purchè lo spettacolo sia messo in scena entro un certo termine. Così succede, e la compagnia é salva, almeno per il momento.

Valutazione Pastorale

Il tratto più interessante é la capacità del racconto di far procedere di pari passo aspetti decisamente realistici (la cornice ambientale, i problemi quotidiani, le scelte da compiere...) con altri che toccano la favola, e anzi la attraversano senza tuttavia esserne travolti. Si vuol dire che c'è finzione nel copione, ma anche molti spunti di piccola, sommessa verità, ritrattini di ragazzi e ragazze che sembrano sfrontati ma poi evidenziano molte fragilità, la fatica di ogni giorno per ottenere la giusta attenzione e non essere travolti dal più forte. Atmosfere in punta di penna, problematiche appena accennate senza gridare, toni sommessi e quindi più consapevoli. Niente di memorabile, ma molta sincerità. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, anche se nell'insieme semplicistico.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e proposto come ritratto di provincia, nei suoi molti chiaroscuri.

Le altre valutazioni

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