Orig.: Gran Bretagna (2008) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Philippa Gregory - Scenegg.: Peter Morgan - Fotogr.(Panoramica/a colori): Kieran McGuigan - Mus.: Paul Cantelon - Montagg.: Carol Littleton, Paul Night - Dur.: 115' - Produz.: Scott Rudin.
Interpreti e ruoli
Natalie Portman (Anna Bolena), Scarlett Johansson (Maria Bolena), Eric Bana (Enrico VIII), David Morissey (duca di Norfolk), Kristin Scott-Thomas (lady Elisabetta), Jim Sturgess (Giorgio Bolena), Ana Torrent (Caterina d'Aragona), Juno Temple (Jane Parker), Tiffany Freisberg . (Mary Talbot)
Soggetto
In Inghilterra il re Enrico VIII, dopo aver cercato senza successo di fare di Maria Bolena la propria amante, cede al fascino della sorella di lei, Anna. Incalzato dalla ragazza, chiede al Papa l'annullamento del matrimonio dalla moglie Caterina d'Aragona. Non ottiene risposta, dichiara di non riconoscere più l'autorità della Chiesa di Roma, lascia Caterina e sposa Anna che diventa regina. Il mancato arrivo di un erede maschio porta tuttavia in seguito al deteriorarsi dei rapporti tra i due. Fin quando Anna, accusata di tradimento, viene condannata a morte.
Valutazione Pastorale
Se la tragica vicenda di Enrico VIII e di Anna Bolena continua periodicamente a trovare versioni sia cinematografiche che televisive, vuol dire che quei fatti continuano a 'parlare' allo spettatore di oggi, ad avere dentro qualcosa che esula dal contesto storico per diventare sempre una intrigante 'attualità'. Qui, come in altri casi, non mancano varianti, c'è qualche mutamento di fatti di contorno, ma la prospettiva é quella 'femminile', relativa a due ragazze dapprima obbligate e poi decise a lottare contro il monolitico potere della cote d'Inghilterra. Sia pure con qualche momento meno risolto, il dramma umano vien e fuori bene anche stavolta: conflitto lacerante tra desiderio e potere, tra verità e tradimento, tra coscienza e etica cancellata. La microstoria si scontra con la Storia grande e ne esce ancora una volta sconfitta. Affidato alla convinta prestazione delle due protagonista, il copione, quasi un testo shakespeariano, avvince e convince, dura lezione per la monarchia inglese (anche di oggi?), pagina e monito verso gli eccessi e il prezzo che chiede la rincorsa al potere. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come accettabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e da recuperare in altre ocasioni nell'ambito del rapporto cinema/storia, anche a livello didattico. Qualche attenzione per i più piccoli é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.