Orig.: Stati Uniti (2008) - Sogg.: Gavin O'Connor, Gregory O'Connor, Robert Hopes - Scenegg.: Joe Carnahan, Gavin O'Connor - Fotogr.(Scope/ a colori): Declan Quinn - Mus.: Mark Isham - Montagg.: Lisa Zeno Churgin, John Gilroy - Dur.: 130' - Produz.: Gregory O'Connor.
Interpreti e ruoli
Edward Norton (Ray Tierney), Colin Farrell (Jimmy Egan), Jon Voight (Francis Tierney sr.), Noah Emmerich (Francis Tierney jr.), Jennifer Ehle (Abby Tierney), John Ortiz (Ruben Santiago), Shea Whigham (Kenny Dugan), Frank Grillo (Eddie Carbone), Lake Bell (Megan Egan)
Soggetto
Quattro agenti della polizia di New York restano uccisi in un agguato. L'evento scuote l'intero Dipartimento. Il capo dei Detective di Manhattan, Francis Tierney sr., chiede a suo figlio, il detectiove Ray, di assumere il comando delle indagini. Ray accetta con riluttanza, sa infatti che i poliziotti uccisi prestavano servizio sotto il comando di suo fratello, Francis Tierney jr., e al fianco di suo cognato Jimmy Egan. Col procedere dell'inchiesta, quello che sembrava il solito sequestro di droga finito male, si prospetta a Ray in modo del tutto diverso: qualcuno dall'interno ha informato gli spacciatori dell'imminente arrivo della polizia. Le prove portano verso coloro che Ray non vorrebbe: suo fratello e suo cognato.
Valutazione Pastorale
Gavin O'Connor, regista e cosceneggiatore, e suo fratello gemello Gregory, produttore, sono figli di un poliziotto di New York. Gavin spiega: "Volevo raccontare una vicenda sul Dipartimento di polizia di New York City ed esaminare l'universo parallelo in cui vivono i poliziotti. Volevo anche raccontare una storia sulla famiglia...e cercare di comprendere i conflitti interiori con i quali mio padre si trovava a combattere(...)". Il conflitto c'è, bello, poderoso, deflagrante. Talmente profondo da avere l'ambizione di diventare dramma assoluto, quasi shakespeariano. Il NYPD diventa il luogo di confronti senza esclusione di colpi, dentro i quali si agitano Bene e Male, onore e vergogna, fedeltà e tradimento. O'Connor é bravo ad imprimere al racconto cadenze incalzanti e secche, in una cornice dove il 'sereno' della famiglia fa i conti con il 'buio' della mente che cede alla corruzione. Il finale riscatta una materia vischiosa e opaca, non esente da qualche compiacimento e (é inevitabile) di 'già visto'. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come dioscutibile, e segnato da molte violenze (al di là del pur necessario, dato il genere).
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori. Stessa cura é da tenere per i più piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.