Orig.: Italia (2009) - Sogg. e scenegg.: Federico Moccia, Luca Infascelli, Chiara Barzini dal romanzo omonimo di Federico Moccia - Fotogr.(Scope/a colori): Marcello Montarsi - Mus.: Fabrizio Bondi - Montagg.: Patrizio Moroni - Dur.: 95' - Produz.: Marco Belardi.
Interpreti e ruoli
Veronica Olivier (Carolina 'Caro'), Beatrice Flammini (Alis), Flavia Roberto (Clod), Raniero Monaco Di Lapio (Rusty), Giuseppe Maggio (Massi), Pamela Villoresi (Silvia), Pietro De Silva (Dario), Emiliana Franzone (nonna Lucilla), Riccardo Garrone (nonno Tommaso), Giulio Mezza (Gibbo), Daniele La Leggia (Filo), Vittoria Antonini (Michela), Giorgia Novelli (Ale), Alice Torriani (Debbie), Paolo Calabresi (Umberto)
Soggetto
A Roma le giornate della 14enne Caroline, detta Caro, scorrono tra la scuola, le amiche, e il rapporto, talvolta difficile, con i genitori, soprattutto il padre Dario. Caro, e le coetanee Alis e Clod, devono poi cominciare a fare i conti con i primi approcci sentimentali, tra dubbi e incertezze. Caro è molto attratta da Massimiliano, e tra i due sembra poter cominciare una storia fatta di approcci e indecisioni. Le gioie delle scoperte affettive si confondono con la constatazione che è difficile capire e farsi capire dall'altro. Così la storia tra Caro e Massi si esaurisce. Per Caro, la prima delusione amorosa da sopportare.
Valutazione Pastorale
Di Federico Moccia, autore di romanzi best seller e di film blockbuster, si può continuare a dire molto, nel bene e nel male: ha imposto una filone, e lo cavalca; resta a livello di argomenti 'alla moda' e non li approfondisce mai, e altro. Forse é bene ricordare che anche negli anni '50/'60 il cinema italiano sfornava commediole giovaniliste con le 15enni di allora, dove (é ovvio) il linguaggio era più controllato ma le situazioni non erano meno ammiccanti. Si può parlare allora di un 'genere' che ad ogni generazione ritorna, e con il quale bisogna fare i conti, tanto più (magari) oggi di fronte al maggiore incalzare delle tecnologie (internet e altro). Questo "Amore 14" non cambia prospettiva. Spensieratezza, impulsività, difficoltà di crescere. Caro può essere rappresentativa delle 14enni di oggi ? Forse non di tutte, ma il copione volutamente abbassa il tono, escludendo di parlare di temi, quali droga a scuola, feste da sballo, occasioni estremizzate. Alla fine si resta davanti ad un quadro che poco ha detto ma che forse non doveva dire qualcosa. Abbastanza misurato e scorrevole, il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria. Da riprendere in occasioni successive, anche per discuterne con i diretti interessati (i 14enni) e capirne pregi e limiti.