Orig.: Stati Uniti (2009) - Sogg.: tratto dal libro di memorie "Taking Woodstock: A True Story of a Riot, a Concert anda a Life" di Elliot Tiber - Scenegg.: James Schamus - Fotogr.(Scope/a colori): Eric Gautier - Mus.: Danny Elfman - Montagg.: Tim Squyres - Dur.: 111' - Produz.: Focus Features.
Interpreti e ruoli
Demetri Martin (Elliot Tiber), Liev Schreiber (Vilma), Eugene Levy (Max Yasgur), Imelda Staunton (sig.ra Tiber), Kevin Sussman (Stan), Kevin Chamberlin (Jackson Spiers), Gabriel Sunday . (Steve)
Soggetto
Stati Uniti, 1969. Per coprire i debiti di famiglia accumulati nella gestione di un motel ai piedi dei monti Catskills, il giovane Elliot ha una bella idea: utilizza il permesso avuto dalla comunità e decide di ospitare in quegli spazi un festival musicale hippy promosso da Michael Lang e altri. Il festival diventa un vero e proprio evento destinato a entrare nella storia: il concerto di Woodstock.
Valutazione Pastorale
Alternando i toni documentaristici e quelli della finzione, Ang Lee recupera un importante evento di vita musicale, culturale, sociale. Americana, ma non solo: il concerto di Woodstock é rimasto nel ricordo di chi c'era e nell'immaginario di chi ne ha sentito parlare come il momento 'forte' di protesta e ribellione di una generazione che voleva cambiare tutto. Utopia, speranze, desideri sono esplosi e hanno segnato i decenni successivi. La ricostruzione é calibrata e pertinente, ben costruita la coppia dei genitori ebrei di Elliot, quasi un contraltare al mondo giovanile festante e insieme scombinato. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile, e problematico.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, e ripreso come possibilità di riflettere sul momento di passaggio tra fine '60 e inizio '70, e sulla cosiddetta contestazione giovanile.