Orig.: Italia (2010) - Sogg.: Enrico Vanzina, Francesco Massaro - Scenegg.: Enrico Vanzina, Carlo Vanzina, Francesco Massaro - Fotogr.(Panoramica/a colori): Carlo Tafani - Mus.: Federico De' Robertis - Montagg.: Raimondo Crociani - Dur.: 98' - Produz.: Alessandro Fracassi.
Interpreti e ruoli
Raoul Bova (Marco), Barbora Bobulova (Giulia), Martina Stella . (Gabriella), Kelly Reilly (Sarah), Stefano Dionisi (Giorgio), Sarah Felberbaum (Francesca), Carlo Gabardini (Riccardo), Paolo Calabresi (Tony Martini), Teco Celio (herr Volker), Alessandro Bolide (il tassista), Fabio Ferri (Nicola)
Soggetto
Da Londra Marco, giovane manager italiano, torna a Milano. Il Grande Capo dell'azienda di cosmetici gli annuncia la promozione a responsabile del Marketing. La gioià di Marco dura poco: a lui infatti toccherà il compito di procedere al licenziamento di personale ritenuto in esubero. Nei giorni successivi Marco incontra quattro donne: Sarah, inglese che cura una galleria d'arte; Giulia, collega in azienda alla quale ha soffiato il posto; Francesca, impiegata con lui e sulla lista di quelli da mandare via; Gabriella, una pseudo giornalista televisiva. Con ciascuna di queste va incontro a situazioni che creano incomprensioni, equivoci, guai. Quando il periodo concessogli finisce, Marco non ha svolto il proprio compito, anzi al Capo dice che una persona però l' ha licenziata, se stesso. Torna a Londra e qui, su un panchina, incontra Francesca, a sua volta senza lavoro. Insieme si allontanano.
Valutazione Pastorale
Questo nuovo capitolo della 'commedia umana' vanziniana (Carlo e Enrico) si snoda tra l'Italia e l'estero. Londra per la parte all'estero, Milano per quella italiana. Questo ritorno va a costituire un nuovo tassello dell'affettuoso, sincero ritratto che i romani Vanzina da anni dedicano al capoluogo lombardo: capitale produttiva, dove é più evidente far emergere il tema della difficoltà del lavoro, della precarietà di posti e dell'instabilità affettiva che spesso ne deriva. Non c'è denuncia ma osservazione, ossia la costruzione di quel realismo di fondo che poi lascia aperti gli spazi nei quali si inserisce la commedia: nel tono di quella sophisticated comedy che parte dalla cronaca e si ammanta di favola, vive di piccoli dolori, delusioni inattese, inciampi sentimentali quanto mai complicati. Uno spartito lieve, in punta d'immagine, uno sguardo sui volti talvolta furbi più spesso smarriti della comnmedia di costume italiana. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile e nell'insieme semplice.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, con qualche attenzione per la presenza di minori e piccoli, da tenere anche in vista di passaggi televisivi o di uso di DVD o di altri supporti tecnici.