Orig.: Gran Bretagna (2009) - Sogg.: Duncan Jones - Scenegg.: Nathan Parker - Fotogr.(Scope/a colori): Gary Shaw - Mus.: Clint Mansell - Montagg.: Nicolas Gaster - Dur.: 95' - Produz.: Stuart Fenegan, Trudie Styler.
Interpreti e ruoli
Sam Rockwell (Sam Bell), Dominique McElligott (Tess Bell), Kaya Scodelaro (Eve), Robin Chalk (Clone di Sam), Benedict Wong (Thompson)
Soggetto
Dopo tre anni passati sulla base lunare Sarang, l'astronauta Sam sta per concludere il proprio turno. Prima di fare ritorno sulla Terra, nel corso di una spedizione, capita un incidente. Ferito, Sam si vede affiancare da un clone, con il quale comincia a parlare. Di lì a poco, ne arriva un altro. Dei tre Sam, solo uno fa ritorno sulla Terra. E non sarà bene accolto.
Valutazione Pastorale
Si tratta di un racconto di fantascienza cupo e claustrofobico, non sempre agevole da seguire. Prevale l'originalità dell'assunto, la cronaca scarna e tuttavia intensa di una solitudine che diventa follia, lo scoramento di un essere umano ridotto a numero e quasi subalterno di fronte al computer unica compagnia. La perdità d'identità di Sam va di pari passo con l'invadenza di una tecnologia prepotente al servizio di entità ostili che hanno cancellato il rispetto per l'essere umano. La denuncia diventa tutt'uno con la verifica della piccolezza individuale dentro l'universo e la sconfinamento della cronaca nella favola e nella metafora onirica. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come consigliabile, e problematico.
UTILIZZAZIONE: il film é da utilizzare in programmazione ordinaria, e in seguito come proposta di prodotto del genere 'fantascienza' serio e innovativo.