A SINGLE MAN

Valutazione
Complesso, Problematico
Tematica
Amicizia, Omosessualità, Psicologia
Genere
Drammatico
Regia
Tom Ford
Durata
95'
Anno di uscita
2010
Nazionalità
Stati Uniti
Distribuzione
Archibald Film
Soggetto e Sceneggiatura
Tom Ford, David Scearce tratto dal romanzo "Un uomo solo" di Christopher Isherwood
Musiche
Abel Korzenlowski, Shigeru Umebayashi
Montaggio
Joan Sobel

Orig.: Stati Uniti (2009) - Sogg.: tratto dal romanzo "Un uomo solo" di Christopher Isherwood - Scenegg.: Tom Ford, David Scearce - Fotogr.(Scope/a colori): Eduard Grau - Mus.: Abel Korzenlowski, Shigeru Umebayashi - Montagg.: Joan Sobel - Dur.: 95' - Produz.: Tom Ford, Chris Weitz, Andrew Miano, Robert Salerno.

Interpreti e ruoli

Colin Firth (George Falconer), Julianne Moore (Charley), Matthew Goode (Jim), Nicholas Hoult (Kenny), Ginnifer Goodwin . (sig.ra Strunk), Paulette Lamori (Alva), Ryan Simpkins (Jennifer Strunk), Teddy Sears (sig. Strunk), Keri Lynn Pratt (segretaria di George), Nicole Steinwedell . (Doris)

Soggetto

Los Angeles, 1962, all'apice della crisi dei missili cubani. George Falconer, professore universitario 52enne, attraversa un momento difficile in seguito alla morte di Jim, suo partner di lunga data. George si sforza di vincere la depressione, ora dedicandosi alle lezioni accademiche ora frequentando la sua amica Charley, una donna di 48 anni a sua volta in cerca di un equilibrio sentimentale. Un suo studente, Kenny, lo avvicina in un locale. I due cominciano a parlare, e George lo invita a casa. La giovinezza introversa e un po' sfrontata di Kenny fa sì che George recuperi consapevolezza di se stesso, ritrovando fiducia in un futuro che sembrava negato.

Valutazione Pastorale

Tom Ford é noto soprattutto per il suo lavoro come designer di moda, ha trasformato il Gruppo Gucci in una delle più grandi aziende del settore. Lasciato il gruppo nel 2004, ha fondato una propria casa cinematografica. Per il suo esordio, ha ripreso il libro "A Single Man" di Christopher Isherwood che aveva letto per la prima volta all'inizio degli anni '80. Non c'è dubbio che il tema sia difficile e delicato. Colto nell'attimo di un profondo smarrimento esistenziale, il protagonista capisce di dover fare i conti con se stesso, con la propria omosessualità, con la parte oscura di una vita che finora gli era apparsa felice e leggera. Va dato atto al regista di saper descrivere una situazione tutta introversa e stratificata con toni essenziali e asciutti, senza mai indulgere in artifici o pleonasmi. La cornice degli anni '60, costruita con tagli cromatici netti e caricati, fotografa con esattezza l'incontro tra le inquietudini di un individuo e quelle di un'epoca, di un momento storico. Se é vero che in qualche passaggio sfiora il formalismo e indulge a un po' di maniera, Ford tuttavia riscatta la non facile materia con un'attenzione costante allo spirito delle cose, al rispetto, alla precedenza data al dialogo, alla scelta di pensare, di capire, di vivere. Dal punto di vista pastorale, il film, tra momenti più o meno convincenti, é da valutare come complesso e senz'altro problematico.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori e piccoli. Da proporre, meglio, in occasioni mirate. Sempre per piccoli e minori, molto riguardo é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

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