Orig.: Italia (2010) - Sogg. e scenegg.: Rossella Drudi - Fotogr.(Scope/a colori): Patrizio Patrizi - Mus.: Pino Donaggio - Montagg.: Ugo De Rossi - Dur.: 107' - Produz.: Carlo Bernabei.
Interpreti e ruoli
Gian Marco Tognazzi (Ten.Col. Gabriele Moresco), Luca Lionello (commissario Paolo Manfredi), Barbora Bobulova (dott.ssa Sara Ferri), Primo Reggiani (Enzo Torrias), Luigi Maria Burruano ( parà), Simona Borioni (Avallone), Nicole Murgia . (Isabella Manfredi), Francesco Venditti (Valentina Manfredi), Libero De Rienzo (faraone), David Coco (Duzi), Nicola Canonico (commissario Brancaccio), Maurizio Matteo Merli (Lepore), Giampiero Lisarelli (Jacopo), Vanni Fois (Miccia)
Soggetto
Tornato dalla campagna di Bosnia, il colonnello Moresco accerta che lui e i suoi soldati hanno contratto la malattia causata dalle radiazioni dell'uranio impoverito. Di fronte alla latitanza dei pubblici poteri, Moresco decide come azione dimostrativa di occupare un ospedale, prendendo in ostaggio medici e pazienti. Tra questi ci sono la moglie e la figlia di Paolo Manfredi, il poliziotto incaricato, in qualità di negoziatore, di trattare con i ribelli. La situazione si fa sempre più tesa, e si arriva allo scontro a fuoco tra le due parti. Qui però la polizia capisce che i colpi sparati dai soldati sono in realtà a salve. E a questo punto, liberati gli ostaggi, Moresco e i suoi uomini vanno incontro alla morte facendosi uccidere dagli avversari.
Valutazione Pastorale
C'è un tema di denuncia, molto forte: quello delle radiazioni causate dall'uranio impoverito della mancanza di adeguata protezione nel post guerra. Correttamente nei titoli di coda si ricorda che il ministero ha provveduto a adeguati risarcimenti e che in questa occasione ha dato comunque il proprio assenso alla sceneggiatura. Se il problema é concreto, reale, pressante, Fragasso lo affronta in modo esagitato, virulento, spesso illogico. Sulle varie situazioni, la regia fa precipitare il pedale schiacciato di una drammaturgia torbida, survoltata, sopra le righe. Le scene d'azione sono girate con autentico piglio da action movie, ma a prevalere é il taglio estetizzante della brutalità dei comportamenti, quasi a voler lanciare un messaggio di sacrifici e di eroismo, che però alla fine risulta più mimetico che catartico. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come complesso e nell'insieme, per i motivi sopra elencati, velleitario.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con attenzione per la presenza di minori e piccoli. Stessa cura é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.