Orig.: Francia (2010) - Sogg. e scenegg.: Catherine Corsini con la collaborazione di Gaelle Macé - Fotogr.(Panoramica/a colori): Agnes Godard - Mus.: Georges Delerue, Antoine Duhamel (tratta da alcuni film di Francois Truffaut) - Montagg.: Simon Jacquet - Dur.: 85' - Produz.: Fabienne Vonier.
Interpreti e ruoli
Kristin Scott-Thomas (Suzanne), Sergi Lopez (Ivan), Yvan Attal (Samuel), Bernard Blancan (Remi), Aladin Reibel (Dubreuil), Alexandre Vidal (David), Daisy Broom (Marion), Berta Esquirol (Berta), Gerard Lartigau (Lagache)
Soggetto
L'inglese Suzanne vive in una cittadina di provincia nel sud della Francia con Samuel il marito medico e due figli adolescenti. Quando conosce Ivan, operaio spagnolo incaricato di ristrutturale lo studio, in Suzanne scatta una scintilla incontrollabile. Tra i due comincia una storia che diventa ben presto passione travolgente. Da allora le cose precipitano. Suzanne va via di casa, ma non ha più niente, il lavoro di Ivan è precario, e i soldi non ci sono. Decisa a seguire la propria storia d'amore, Suzanne comincia una dura lotta col marito per avere quello che le spetta. In occasione di una sua assenza, entra in casa e ruba dipinti e gioielli. Ivan viene incolpato e arrestato. Samuel dice a Suzanne che se torna a casa, lo farà liberare. Lei accetta, ma una notte, mentre lui dorme, si alza, prende il fucile e lo uccide con un colpo solo.
Valutazione Pastorale
"Avevo voglia -dice Catherine Corsini- di raccontare una vicenda classica, che mi permettesse un ritratto femminile simile a quello delle eroine di cui ho sempre sognato, donne come Anna Karenina e Madame Bovary (...) Ho provato a mostrare la forza del desiderio, la sua inevitabilità e la sua irruzione in un'esistenza normale e ordinata". Sotto questo profilo, la vicenda é ben motivata, e, si potrebbe dire, anche semplice. Il diagramma dell' amour fou, del sentimento folle che si fa irrazionale, conduce a gesti estremi, dei quali chi li commette non avverte la gravità. Che però resta, e sebbene il copione non si risolva in una esaltazione dei fatti narrati, ci sarebbe ancora una volta da chiedersi perché l'esistenza "normale e ordinata" sia accostata quasi ad un non esistenza. Nell'ambito dunque del melò a tinte forti, il racconto procede con logica e rigore. Dal punto di vista pastorale, la valutazione deve essere quella di 'complesso' e senz'altro problematico.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria per un pubblico avvertito, ben tenendo anche conto di quanto detto sopra sul tipo di racconto proposto. Molta attenzione é da avere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.