Orig.: Italia (2011) - Sogg. e scenegg.: Carlo Vanzina, Enrico Vanzina, Neri Parenti con la collaborazione di Riccardo Cassini - Fotogr.(Panoramica/a colori): Tani Canevari - Mus.: Bob Sinclar - Montagg.: Luca Montanari - Dur.: 113' - Produz.: Luigi e Aurelio De Laurentiis per Filmauro.
Interpreti e ruoli
Christian De Sica (Roberto Covelli), Sabrina Ferilli (Elena Covelli), Ricky Memphis (Massimo), Valeria Graci (Brunella), Katia Follesa (Wanda), Giuseppe Giacobazzi (Andrea), Ivano Marescotti (ing. Brigatti), Dario Bandiera (Lando), Olga Calpajiu (Galina), Patricia Varvari (Cristiana), Silvia Quondamstefano (Giulia), Niccolò Senni (Valerio), Monica Riva . (Daniela)
Soggetto
Per trascorrere le vacanze di Naale, arriva a Cortina un variegato gruppo di personaggi: Roberto Covelli, avvocato romano incallito playboy, con la moglie Elena e le due figlie; Brunella e Wanda, due sorelle proprietarie di un'edicola a Bergamo, sposate con Massimo e Andrea; l'ing. Brigatti, amministratore delegato di una grande azienda di gas in ansia perché il magnate russo Fiodor Isakivic esita a firmare un grosso contratto di fornitura; Lando, autista di Brigatti, che vive una imprevista storia con Galina, moglie di Isakovic.
Valutazione Pastorale
Nel titolo c'è il riferimento al precedente "Vacanze di Natale", datato 1983 che per convenzione segna in qualche modo l'inizio del cosiddeto 'cinepanettone'. Il canovaccio resta lo stesso: varie storie prendono insieme il via, alcune si intrecciano, altre corrono parallele. Per tutte vale l'inevitabile inciampo con equivoci, scambi di persona, sorprese, gelosie, imprevisti. Un'atmosfera un po' all'antica ammanta riferimenti alla cromaca e all'attualità. Il tradimento, praticato con frequenza, è (o dovrebbe essere) occasioni di divertimento. Si ride, magari lasciandosi andare alla leggerezza del meccanismo comico. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, tuttavia segnalando anche una qualche superficialità di fondo.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo conto di quanto detto sopra sulla sua generale inconsistenza.