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Valutazione
Consigliabile, Problematico, Adatto per dibattiti
Tematica
Famiglia, Potere, Storia, Teatro
Genere
Drammatico
Regia
Roland Emmerich
Durata
130'
Anno di uscita
2011
Nazionalità
Germania
Distribuzione
Warner Bros Pictures Italia
Musiche
Thomas Wanker
Montaggio
Peter R. Adam

Orig.: Germania (2011) - Sogg. e scenegg.: John Orloff - Fotogr.(Scope/a colori): Anna Foerster - Mus.: Thomas Wanker - Montagg.: Peter R. Adam - Dur.: 130' - Produz.: Roland Emmerich, Larry J. Franco, Robert Leger, Christoph Fisser, Kirstin Winkler, Charlie Woebcken.

Interpreti e ruoli

Rhys Ifans (Edward de Vere), David Thewlis (William Cecil), Jamie Campbell Bower (giovane Oxford), Joely Richardson (regina Elizabeth giovane), Vanessa Redgrave (regina Elizabeth), Xavier Samuel (Henry Wriothesley), Rafe Spall (William Shakespeare), Edward Hogg (Robert Cecil), Vicky Krieps (Bessie), Mark Rylance (Gloucester), Sebastian Armesto (Ben Jonson), Sebastian Reid (Essex), Derek Jacobi (narratore in teatro oggi)

Soggetto

Nell'Inghilterra di Elisabetta I, nel pieno delle lotte per la sua successione, il Duca di Oxford capisce che non può rivelare la propria passione per il teatro. Coinvolge così un attore e lo incarica di assumere uno pseudonimo, William Shakespeare, e di mettere in scena i testi che da quel momento riceve. I lavori sono accolti da grande successo, ma possono diventare motivo di ricatto per chi vuole cospirare contro il Duca...

Valutazione Pastorale

Quello della vera identità di Shakespeare è un tema tanto intrigante quanto destinato a non trovare soluzione. "Su di lui come scrittore -ricorda Emmerich- non abbiamo proprio nulla, sappiamo che era un uomo d'affari di Stratford e che qualche volta recitava". Di fatti accertati ce ne sono pochi, e un film storico è destinato a confondere realtà e finzione. Il copione poi, partendo da quei testi anonimi, si allarga a tutta la corte di Elisabetta e compone uno sfondo mosso, inquieto, aspro, dentro il quale si agitano intrighi e veleni senza quartiere. Ne esce la radiografia di un periodo certo denso di sommovimenti e carico di tensioni, nel quale si fa capire che anche alcuni testi teatrali hanno avuto importanza nel condizionare l'andamento degli eventi. Vero o falso che sia, l'affresco è coinvolgente, e Emmerich lo governa con piglio robusto. Il ritmo è solo spezzato dai troppo frequenti e non sempre chiari cambi temporali, tra presente e flashback. Ma lo spettacolo è solido e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come proposta di film storico in grado di suscitare molte riflessioni sui temi affrontati (teatro, potere, famiglia...). Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.

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