Orig.: Italia (2009) - Sogg.: Maura Vespini, Isotta Toso, Sandro Silvestri tratto dal romanzo omonimo di Amara Lakhous - Scenegg.: Maura Vespini, Isotta Toso con la collaborazione di Andrea Cotti - Fotogr.(Panoramica/a colori): Fabio Zamarion - Mus.: Gabriele Coen, Mario Rivera - Montagg.: Patrizio Marone - Dur.: 96' - Produz.: Maura Vespini, Sandro Silvestri.
Interpreti e ruoli
Kasia Smutniak (Giulia), Daniele Liotti (Marco Manfredini), Serra Yilmaz (Nurit), Ahmed Hafiene (Amedeo), Marco Rossetti (Lorenzo detto il gladiatore), Kesia Elwin (Maria Cristina), Isa Danieli (Benedetta), Milena Vukotic (sig.ra Fabiani), Luigi Diberti (Angelo Manfredini), Roberto Citran (Antonio Marini), Francesco Pannofino (Sandro Dandini), Paolo Calabresi (commissario Bettarini), Ninetto Davioli (Riccardo), Manuela Morabito, Massimo De Santis, Fabio Traversa
Soggetto
A Roma in uno stabile di piazza Vittorio. una morte improvvisa (un omicidio?) diventa il pretesto per mettere l'uno contro l'altro i condomini, tra i quali molti provenienti da altre nazionalità.
Valutazione Pastorale
Da un romanzo deriva questo copione che vorrebbe essere il ritratto di certo disagio contemporaneo in una zona esemplare della grande città. Piazza Vittorio é a Roma e da alcuni anni il luogo si propone come l'emblema dell'incrocio di etnie e culture che abitano la capitale. L'incontro genera difficoltà e problematiche che in certi casi diventano scontro. Tanti, troppi personaggi appaiono e scompaiono per pochi attimi. Il puzzle che ne deriva cerca di essere talmente verosimile da risultare slegato, distaccato, inconcludente. L'intenzione di concentrare nel microcosmo di piazza Vittorio tutti i problemi dell'Italia di oggi prende la mano alla regista che sbanda paurosamente, divaga, cede a ritrattini psicologicamente deboli, cade nel vuoto di una drammaturgia solo didascalica. Nessuno degli spunti avviati e certamente reali (status degli immigrati, accoglienza, lavoro...) riesce a coinvolgere, e il film, dal punto di vista pastorale, é da valutare come futile e nell'insieme velleitario.
Utilizzazione
Avrebbe dovuto essere un film da dibattiti, ma così può essere magari utilizzato in programmazione ordinaria ma senza creare altre aspettative.