Orig.: Italia (2012) - Sogg. e scenegg.: Matteo Vicino - Fotogr.(Panoramica/a colori): Daniele Poli - Mus.: Stefano Cabrera - Montagg.: Matteo Vicino - Dur.: 100' - Produz.: Roberto Cipullo, Andrea Iervolino per Camaleo Film e Red Carpet.
Interpreti e ruoli
Nicolas Vaporidis (Federico), Andrea Bosca (Riccardo), Massimo Ghini (Roberto), Giulia Michelini (Carlotta), Claudia Potenza (Lucia), Camilla Ferranti (Maria Luisa), Mia Benedetta (Presidente della Commissione regionale), Riccardo Leonetti (Luigi), Lorenzo Zurzolo (Lorenzo), Cosetta Turco (Annette), Stefano Chiodaroli
Soggetto
Amici fin dall'infanzia, oggi a Milano Federico è uno spiantato senza obiettivi, bugiardo di professione con un fratellino a carico; Riccardo invece ha la passione del design e fa l'impiegato in una ditta telefonica. Venuti a conoscenza della possibilità di ottenere un finanziamento della Regione a sostegno delle attività imprenditoriali nel campo della moda, Federico convince Riccardo a tornare nella natia Puglia per realizzare il sogno di aprire un atelier. C'è però un particolare: il bando è riservato alle coppie di fatto. Senza farsi scoraggiare, i due amici si presentano alla Commissione come conviventi, sfidando i componenti tra i quali c'è anche il direttore del quotidiano locale, da sempre in lite con Carlotta, giornalista d'assalto. Gli equivoci si moltiplicano in un crescendo inarrestabile che crea imbarazzi ma allo tesso tempo consente di far emergere molte verità nascoste.
Valutazione Pastorale
Onnivora e camaleontica, la commedia italiana cala sui 'nuovi' temi della vita nazionale e ne fa oggetto di satira, tra sarcasmo, presa in giro, sprazzi di serietà. L'approccio ripete quello di stagioni lontane del cinema nostrano, con protagonisti, comprimari, caratteristi, e la provincia come sfondo ambientale. Oggi gli strali dello scherzo si abbattono sull'omosessualità: l'argomento è attuale, comunque delicato da trattare, a rischio di esaltazione o di denigrazione. Il copione poggia su spunti tradizionali: equivoci, scambi di persone, intralci sentimentali, voglia di denuncia e di promuovuere una società più tollerante. Il tono resta inesorabilmente frivolo, leggero, caratterizzato da quel disimpegno e da quel 'politicamente corretto' che sono il contrario delle fasi precedenti dell'ideologicamente impegnato. Certo ci vorrebbero copioni più robusti e regie meno elementari, anche per dare sostegno ad attori comunque di buona vaglia. Per il momento la situazione è questa, e il film, dal punto di vista pastorale è da valutare come futile, e segnato da non poca superficialità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo conto di quanto detto sopra sul suo tono vacuo ed evanescente. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.