Orig.: Stati Uniti - Sogg. e scenegg.: Brian Klugman, Lee Sternthal - Fotogr.(Panoramica/a colori): Antonio Calvache - Mus.: Marcelo Zarvos - Montagg.: Leslie Jones - Dur.: 97' - Produz.: Michael Benaroya, Tatiana Kelly, Francois Sylvestre, James M. Young.
Interpreti e ruoli
Bradley Cooper (Rory Jansen), Jeremy Irons (il vecchio), Dennis Quaid (Clay Hammond), Olivia Wilde (Danielle), Zoe Saldana (Dora Jansen), Ben Barnes (ragazzo), Nora Arnezeder (Celia), Michael McKean (Nelson Wyle), John Hannah (Richard Fordham), J.K. . (Jansen)
Soggetto
Quando, di fronte all'ulteriore rifiuto di un suo lavoro, capisce che l'aspirazione a diventare scrittore è destinata al fallimento, Rory, in vacanza a Parigi con la moglie Dora, scopre in una vecchia borsa da lavoro, un manoscritto dimenticato. Lo legge, lo porta all'editore che subito lo pubblica. Ed è il successo. Ma l'inganno non dura a lungo. Il vero autore, oggi anziano, si fa vivo: avvicina Rory, lo incalza, lo mette di fronte alle sue responsabilità, pur senza pretendere alcunché. Tutto questo fa parte di un altro libro che Clay, romanziere di successo, sta leggendo in una pubblica occasione. E anche lui, alla fine, è incalzato da una studentessa che prova a metterlo in difficoltà.
Valutazione Pastorale
Il tema del plagio, quello del rapporto tra verità e menzogna, tra mestiere e talento: il tutto incorniciato in una storia cinematografica. Le premesse sono incoraggianti e gli esordienti registi Klugman/Sternthal ne approfittano per costruire una struttura a cerchi concentrici, che punta su sorpresa, emozione, risvolti etici. Il racconto ha un andamento cadenzato e coinvolgente, è elegante il fraseggio narrativo tra i tre scrittori attraverso il tempo, lo spazio dato alla parola come luogo che permette la comunicazione e definisce lo scarto tra vita vera e vita inventata. La dinamica dell'autenticità e dello specchio tiene bene, fin quando non emerge una certa enfasi letteraria ad abbassare vivacità e freschezza. L'esercizio di stile comuqnue rimane, non sempre riuscito ma piacevole da seguire. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni per avviare riflessioni su argomenti (letteratura e cinema, plagio e ispirazione) comunque attualie stimolanti, anche nell'era di internet.