KIKI CONSEGNE A DOMICILIO

Valutazione
Consigliabile, poetico
Tematica
Adolescenza, Amicizia, Animali, Famiglia, Film per ragazzi
Genere
Film d'animazione
Regia
Hayao Miyazaki
Durata
102'
Anno di uscita
2013
Nazionalità
Giappone
Distribuzione
Lucky Red
Soggetto e Sceneggiatura
Hayao Miyazaki tratto dall'omonimo romanzo di Eiko Kadono
Fotografia
(Panoramica/a colori): Shigeo Sugimura
Musiche
Joe Hisaishi
Montaggio
Takeshi Seyama
Produzione
Hayao Miyazaki per Studio Ghibli

Tratto dall'omonimo romanzo di Eiko Kadono

Interpreti e ruoli

Kiki/Ursula (voce italiana: Eva Padoan), Jiji (v.i.: Ilaria Stagni), Tombo (v.i.: Manuel Meli), Osono (v.i.: Maria Pia Di Meo), la panettiera (v.i.: Giovanna Rapattoni, la signora, Bertha, Kokiri e gli altri protagonisti della storia d'animazione.

Soggetto

Come impone la tradizione, la giovane strega Kiki, compiuti i tredici anni, deve lasciare la casa dove vive con i genitori e partire alla ricerca di una città in cui svolgere un anno di apprendistato e dimostrarsi in grado di rednersi indipendente. In compagnia del gatto nero parlante Jiji, e a cavallo della scopa di sua madre corredata dalla radiolina del padre, Kiki arriva nella grande città di Koriko, bagnata dal mare e sovrastata da una torre con l'orologio. Dopo le difficoltà iniziali, Kiki arriva in un panificio dove riesce a trovare lavoro come responsabile delle consegne a domicilio. Accanto però al talento di volare in cielo, Kiki impara a proprie spese che la ricerca di un equilibrio nella vita di tutti i giorni è un traguardo difficile e faticoso. La ragazzina si confronta con amici, amiche, signore anziane, sentimenti emergenti, una città da salvare, il ricordo dei genitori...

Valutazione Pastorale

Con opprtuna regolarità continua il recupero della nutrita filmografia di Hayao Miyazaki. Del regista giapponese, uno dei padri fondatori della moderna animazione, arriva ora questo "Kiki consegne a domicilio", film datato 1989. I ventiquattro anni trascorsi tuttavia non si avvertono: si tratta infatti di un Miyazaki leggero e ispirato, capace di coniugare suggestioni favolistiche con spunti tra il fiosofico e l'esistenziale. "Il romanzo originale scritto da Eiko Kadono - dice il regista- è una splendida opera di letteratura per l'infanzia che raffigura con grande calore l'abisso che separa indipendenza e dipendenza nelle speranze e nello spirito delle ragazzine giapponesi di oggi. (...) Penso che questo film raggiungerà l'obiettivo di trasmettere un senso di solidarietà ai nostri giovani spettatori". Sul finire deli anni Ottanta, Miyazaki mostra di avere raggiunto un livello espressivo intenso e molto sfaccettato: affidato ad un disegno delicato e dinamico, afidato a personaggi che vivono una sorta di realismo magico, veri cioè, fatti di carne e cuore e insieme capaci di alzarsi sopra le difficoltà quotidiane. In questa ottica la metafora del talento di Kiki, il suo levarsi in volo sulla scopa, diventa pertinente e leggibile, quasi come fosse un apologo zavattiniano in Oriente. Da non trascurare è poi la ricchezza figurativa dello Studio Ghibli: per disegnare la città ideale, la troupe è andata a Stoccolma, e nel disegno finale confluiscono echi di Parigi, Lisbona, Milano, S.Francisco. Risultati originali e ritmi coinvolgenti per un prodotto tanto semplice quanto stratificato. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme poetico.

Utilizzazione

Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta per bambini e per tutta la famiglia: anche per avviare un dialogo sui temi della crescità, della maturazione, della formazione nei confronti dei genitori, della comunità intorno, della ricerca di autonomia.

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