Orig.: Stati Uniti (2011) - Sogg. e scenegg.: Michele Mulroney, Kieran Mulroney ispirato ai personaggi creati da Sir Arthur Conan Doyle - Fotogr.(Scope/a colori): Philippe Rousselot - Mus.: Hans Zimmer - Montagg.: James Herbert - Dur.: 129' - Produz.: Susan Downey, Dan Lin, Joel Silver, Lionel Wigram - ANCHE IN 3D.
Interpreti e ruoli
Robert Downey Jr. (Sherlock Holmes), Jude Law (dott. John Watson), Jared Harris (prof. Moriarty), Noomi Rapace (madam Simza Heron), Eddie Marsan (ispettore Lestrade), Stephen Fry (Mycroft Holmes), Rachel McAdams (Irene Adler), Kelly Reilly (Mary Watson), Paul Anderson (col. Sebastian Moran), Geraldine James (sig.ra Hudson), William Houston (agente Clark), Wolf Kahler (dott. Hoffmanstahl)
Soggetto
Londra, 1891. Morti misteriose e attentati dinamitardi insanguinano l'Europa e rendono precario il mantenimento della pace. Di fronte ad una situazione in apparenza bloccata, Sherlok Holmes decide invece di muoversi e di agire. Il suo obiettivo è capire i movimenti del professor Moriarty, stimato cattedratico che gira l'Europa per conferenze ma in realtà sta mettendo in piedi un piano per comprare fabbriche di armi da rivendere poi ai governi in guerra. Per inserirsi in questo diabolico complotto, Holmes deve affrontare prove ad alto rischio, facendosi affiancare dal fedele Watson e da Sim, una zingara cartomante cui ha salvato la vita.
Valutazione Pastorale
In questa sorta di 'seguito' del titolo uscito nel 2009, è molto più accentuata la contaminazione tra lo scenario proposto e le soluzioni visive scelte per rappresentarlo. In effetti chi è ancora legato all'idea dell'accoppiata Homes/Watson collocata nella 'vecchia' Inghilterra tra salotti buoni e atmosfere ovattate può restare spiazzato nel vedere i due piegati alle esigenze del 'ralenti' e di altre effetti speciali (e in più c'è il 3D). Il ritmo è da action movie, le capacità deduttive di Holmes (il suo marchio di fabbrica) sono affidate a stacchi ipercinetici come sintesi del pensiero del detective. Va detto che si tratta di un Holmes 'moderno', nervoso e tuttavia non privo di ironia e sarcasmo. Lo scenario di fine Ottocento si collega all'oggi in una continuità che conferma la valenza metastorica ormai assunta da Holmes, personaggio letterario e quasi realistico. Nelle pieghe del racconto emergono riflessioni sulla guerra connaturata all'uomo, sull'avidità, sulla capacità di ristabilire la verità. Ricca e incisiva, la regia di Ritchie compone uno spettacolo robusto e un po' roboante, con qualche personaggio fin troppo di contorno: Holmes e Watson non gradiscono altre presenze a infastidirli. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, e in più occasioni problematico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, e in seguito come proposta di film coinvolgente e molto dinamico. Qualche attenzione per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.