Orig.: Italia (2012) - Sogg. e scenegg.: Massimiliano Bruno, Edoardo Falcone - Fotogr.(Scope/a colori): Alessandro Pesci - Mus.: Giuliano Taviani, Carmelo Travia - Montagg.: Patrizio Marone - Dur.: 111' - Produz.: Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film in collaborazione con RAI Cinema.
Interpreti e ruoli
Michele Placido (Michele Spagnolo), Raoul Bova (Riccardo Spagnolo), Alessandro Gassman (Valerio Spagnolo), Ambra Angiolini (Susanna Spagnolo), Edoardo Leo (Marco), Sarah Felberbaum (Valentina), Rocco Papaleo (Tony), Maurizio Mattioli (Antonio), Rolando Ravello (Giansanti), Imma Piro (Giovanna), Camilla Filippi (Elena), Barbara Folchitto (Anna), Nicola Pistoia (dott. D'Onofrio), Valerio Aprea (regista), Ninni Bruschetta (regsita a teatro), Remo Remotti (Annibale), Sergio Fiorentini (Cesare), Isa Barzizza (Marisa), Lucia Ocone, Paola Minaccioni
Soggetto
Colto all'improvviso da un grave malore, Michele Spagnolo, politico di lungo corso, subisce come conseguenza la perdita dei freni inibitori. Comincia allora a dire tutto ciò che gli viene in mente, mettendo da parte l'ipocrisia usata negli anni del servizio parlamentare. Le conseguenze di questo improvviso cambio di direzione ricadono sui figli, Riccardo, medico, Valerio, dirigente d'azienda, Susanna, attrice di fiction. Nella carriera di tutti e tre l'interventoi del padre è stato decisivo per far scattare scelte e preferenze. Ma da ora ciascuno di loro è chiamato a fare i conti con se stesso, con la propria capacità di conquistarsi un posto dignitoso. Anche Michele, quando riacquista lucidità, capisce che è il momenti di cambiare, e pronuncia un discorso che fa intravedere la voglia di cambiamento.
Valutazione Pastorale
Non diversamente da quella di ieri, anche l'Italia di oggi offre ampia materia per storie improntate alla critica e all'ironia. Certo, rispetto ai copioni degli anni Sessanta/Settanta, la situazione di fondo ha vissuto non pochi scossoni, e non si sa se definirla più o meno disperata, migliore o peggiore. Alla commedia italiana di quegli anni, grintosa, incisiva, spesso cinica, succede questa di oggi, meno cattiva e più orientata sul versante dell'ottimismo. O forse dell'utopia. Qui quello della malattia è un pretesto che funziona almeno nella parte iniziale, salvo perdere un po' di verve nel proseguimento, quando la resa dei conti scivola in una certa prevedibilità. Il tono però resta abbastanza vivace, e il ritmo regge l'attenzione. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito come ritratto sarcastico e altalenante dell'Italia contemporanea. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.