Orig.: Gran Bretagna (2012) - Sogg.: basato sul romanzo omonimo di Lev Tolstoj - Scenegg.: Tom Stoppard - Fotogr.(Scope/a colori): Seamus McGarvey - Mus.: Dario Marianelli - Montagg.: Melanie Oliver - Dur.: 130' - Produz.: Working Title Films, Studio Canal.
Interpreti e ruoli
Keira Knightley . (Anna Karenina), Jude Law (Aleksej Karenin), Aaron Taylor Johnson (Conte Vronskij), Kelly Macdonald (Dolly), Matthew Macfadyen (Oblonskij), Domhall Gleeson (Levin), Alicia Vikander (Kitty), Ruth Wilson (Principessa Betsy Tversko), Olivia Wilson (Contessa Vronskaja), Emily Watson (Contessa Lidija Ivanovna), Michelle Dockery (Principessa Mjagkaja), Holly Grainger (baronessa)
Soggetto
Russia imperiale, 1874. Ann a Karenina, moglie di un ufficiale governativo di alto rango, durante un viaggio verso Mosca conosce il capitano di cavalleria conte Vronskij. Lui la corteggia con insistenza, fin quando tra i due non scoppia la reciproca scintilla. Da quel momento niente è più come prima. Le crescenti difficoltà imposte dalle convenzioni sociali rendono la storia tra i due ogni giorno più difficile. E quaqndo Vronskij fa capire di volersi tirare indtero, ad Anna non resta che togliersi la vita, gettandosi sotto un treno.
Valutazione Pastorale
Come Robin Hood, come Madame Bovary, come David Copperfield: ogni epoca sente il bisogno di confrontarsi con i grandi prototipi della narrativa mondiale. Ecco quindi, dopo i numerosi precedenti, la Anna Karenina del Terzo Millennio. Nella sceneggiatura di Tom Stoppard tutto si svolge in teatro, luogo eterno della finzione e del gioco mimetico. Davanti ad un pubblico che non diventa tale ma è parte integrante dell'azione, prende le mosse la vicenda di Anna. Vicenda di amore e morte sublimata da una messa in scena rigorosa e incalzante, che si muove negli scarti inafferrabili del confronto realtà/finzione, negli spazi incontrollabili dei sentimenti subiti e di quelli lasciati andare fino alle lacrime del melodramma. Intorno si muove il girotondo dei sotterfugi tra classi lontane, modi di vivere aspri e sottili, il divertimento dei nobili e dei notabili imperiali. Una versione intensa, lucida, appassionate, sorreta da una regia che apri lo scrigno segreto dei sentimenti con uno sguardo forte, diretto, estremamente moderno. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e certamente problematico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta di notevole qualità espressiva, anche nel confronto co l'oera letteraria e con le precedenti versioni filmiche. Attenzione è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri supporti tecnici.