Orig.: Italia (2011) - Sogg. e scenegg:: Enrico Caria - Fotogr.(Normale/a colori): Giuseppe Schifani - Mus.: Pivio & Aldo De Scalzi - Montagg.: Roberto Martucci - Dur.: 80' - Produz.: Renzo Rossellini, Eduardo Rumolo per Rossellini Film & TV.
Interpreti e ruoli
Patrizio Rispo (Nicolino Amore), Rita Corrado ( sindaco), Cristina Donadio (Agata Russo), Pietro De Silva (Idra Duarte), Franco Gargia (Tony Lenza), Monica Masiello ( investigatore), Natalia Cretella (Franco Amore), Stefano De Sando (segretaria)
Soggetto
Nel 2020 a Napoli, con l'elezione a Sindaco di Nicolino Amore, tutto cambia: l'immondizia scompare, la malavita si ritira, il commercio rifiorisce. Come è potuto accadare questo? E chi è davvero Nicolino Amore?
Valutazione Pastorale
Si tratta di un'opera spiazzante e di difficile definizione. Nella consuetudine, si definisce 'mockumentary', ossia un finto doumentario. C'è un solo protagonista, di cui vengono ricostruiti vita ed eventi, facendo ricorso a testimonianze e interviste: come succede in un'inchiesta televisiva, con la differenza che tutto, mentre sembra vero, è inventato, diventando appunto una 'fiction'. Collocata in un futuro alquanto vicino (il 2020), la soluzione consente molta libertà d'azione e grande inventiva. Intorno al misterioso sindaco, Caria costruisce una puzzle colorito e caleidoscopico, poggiato su raccontini, memorie, aneddoti, tutto preso sul serio, tutto mai accaduto. L'utopia che lentamente ne esce, fino alla conclusione con il sindaco vicino al Vesuvio in eruzione, sprigiona quella voglia di cambiamento che non potrà tardare ad emergere, quella voglia di sogno che la saggezza popolare costruisce e merita di prendere corpo. Speranza impossibile, atto d'amore per Napoli, lo scombinato diario del regista costeggia il surreale, accarezza la metafora e sfocia nella leggerezza dell'apologo. Divertente e pungente. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e, forse più utilmente in occasioni mirate, per avviare riflessioni sui numerosi spunti che propone e sulle sue originali modalità espressive.