Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg.: tratto dall'articolo "A Butler Well Served by This Election" di Will Haygood pubblicato sul Washington Post il 7 novembre 2008 - Scenegg.: Danny Strong - Fotogr.(Panoramica/a colori): Andrew Dunn - Mus.: Rodrigo Leao - Montagg.: Joe Klotz - Dur.: 132' - Produz.: Lee Daniels, Pamela Oas Williams, Laura Ziskin, Buddy Patrick, Cassian Elwes.
Interpreti e ruoli
Forest Whitaker (Cecil Gaines), Oprah Winfrey (Gloria Gaines), Cuba Gooding Jr. (Carter Wilson), Terrence Howard (Howard), Lenny Kravitz (James Holloway), David Ovelowo (Louis Gaines), Vanessa Redgrave (Annabeth Westfall), Alex Pettyfer (Thomas Westfall), Mariah Carey (Hattie Pearl), Robin Williams (Dwight D. Eisenhower), James Marsden (John F. Kennedy), Liev Schreiber (Lyndon B. Johnson), John Cusack (Richard Nixon), Alan Rickman (Ronald Regan), Jane Fonda (Nancy Regan)
Soggetto
Negli anni '30 il piccolo Cecil Games, afroamericano di modesta famiglia, vede il proprietario terriero che siapparta con la mamma per violentarla e quindi assiste all'uccisione del padre. Dopo la guerra ha l'occasione di essere assunto come lavapiatti nel personale della Casa Binca. Divenato maggiordomo, resta in quell'ufficio dal 1958 al 1986 al servizio di sette presidenti degli Stati Uniti. Ormai pensionato, viene chiamato a partecipare alla festa indetta da Barack Obama, dopo la sua elezione.
Valutazione Pastorale
Il punto di partenza è un articolo pubblicato sul Washington Post nel 2008, anno dell'elezione di Obama, dedicato a Eugene Allen, maggiordomo di origini afroamericane in servizio alla Casa Bianca dal 1958 al 1986. La scoperta suscita curiosità e interesse, ma il copione è inferiore alle attese. Oltre mezzo secolo di storia americana (dal piccolo Cecil che assiste impotente alla violenza 'bianca' sui genitori alla presidenza Obama), il racconto si snoda lungo avvenimenti in genere molto noti e non sempre rinvigorii, anzi un po' adagiati sul prevedibile. Qualche stanchezza, un po' di buonismo e un certo melò tolgono freschezza alle oltre due ore di storia. Resta il personaggio principale, specchio quasi involontario ma preciso di tante fasi delicate di storia americana, e non solo. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, soprattutto come occasione per avviare una riflessione sul ruolo dei presidenti degli Stati Uniti soprattutto nei confronti della figura "unica" del maggiordomo.