Orig.: Italia (2014) - Sogg. e scenegg.: Walter Veltroni - Fotogr.(Panoramica/a col-B&N): Davide Manca - Mus.: Danilo Rea ("Un addio", brano originale di Gino Paoli) - Montagg.: Gabriele Gallo - Dur.: 117' - Produz.: Carlo Degli Esposti per Palomar e SKY.
Soggetto
Attraverso interviste, cinegiornali, programmi RAI, testimonianze del passato e di oggi, viene ricostruite la vita pubblica e privata di Enrico Berlinguer (nato a Sassari il 25 maggio 1922, morto a Padova l'11 giugno 1984), dal marzo 1972 segretario del partito comunista italiano.
Valutazione Pastorale
Da navigato esperto di mass media, Veltroni comincia facendo parlare un'ampia fascia di studenti, di scuole superiori e di università in varie zone d'Italia. Alla domanda "Chi era Berlinguer?", la quasi unanime risposta naviga intorno a imbarazzi, incertezze, non conoscenza e qualche frase comica. Sono così pronte le premesse per motivare l'operazione: "Non sapete chi è stato, ora ve lo dico io". Parte il documentario, ricco di materiali inediti o pochissimo visti, montato con giusto ritmo, con qualche sporadica lentezza, in generale utile ad inquadrare il ruolo e l'importanza della figura di Berlinguer. Inevitabilmente nel commento la voce fuori campo del regista dice la propria opinione: da affidare alla riflessione comune. Considerata la facilità con cui da noi si rimuove la storia, l'operazone ha una indubbia utilità. Speriamo che possa allargarsi ad altro protagonisti dimenticati degli utlimi 50 anni. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, realistico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in seguito in molte occasioni per avviare riflessioni su uno dei protagonisti della recente storia nazionale.