Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg. e scenegg.: Craig Borten, Melisa Wallack - Fotogr.(Scope/a colori): Yves Bélanger - Mus.: brani di autori vari - Montagg.: John Mac McMurphy, Martin Pensa - Dur.: 117' - Produz.: Robbie Brenner, Rachel Winter.
Interpreti e ruoli
Matthew McConaughey (Ron Woodroof), Jennifer Garner (dott.ssa Eve Saks), Jared Leto (Rayon), Steve Zahn (Tucker), Denis O'Hare (dott. Sevard), Michael O'Neill (Richard Barkley), Griffin Dunne (dott. Vass), Dallas Roberts (David Wayne), Jane McNeill (Francine Suskind), Deneen Tyler . (Denise)
Soggetto
Texas, prima metà degli anni Ottanta. Elettricista di mestiere, Ron Woodroof passa in realtà la giornata tra gare di rodeo, alcool, droga, sesso. Del tutto inattesa gli arriva la notizia di essere affetto dalla sindrome di immunodeficienza acquisita e di avere solo trenta giorni di vita. Dapprima incredulo, Ron apprende che per la sua malattia non ci sono medicine ufficiali. Reagisce tuttavia con rabbia, si documenta e capisce che esistono cure alternative ma fuori del Paese in quanto non approvate dal ministero americano. Va allora in Messico, parla con dottori locali, si fa dare farmaci particolari, che fa entrare negli USA. Alleatosi poi con il giovane Rayon, un transessuale malato di AIDS, attiva con lui un "buyers club", una sorta di punto vendita dove altri sieropositivi possono rivolgersi e, pagando una quotia di iscrizione, avere i farmaci non autorizzati. Quando l'attività cresce, ben presto finisce nell'occhio della polizia e Ron viene arrestato. In tribunale la sua strenua battaglia ottiene però la vittoria. I medicinali per la cura dell'AIDS vengono dichiarati legali.
Valutazione Pastorale
Premettere che "la storia è ispirata a fatti realmente accaduti" è certamente corretto: il personaggio Ron è esistito e, soprattutto, sono nella cronaca quegli anni di smarrimento e di angoscia durante i quali l'AIDS esplose in modo deciso, mettendo a nudo da un lato l'impreparazione degli States a fronteggiarlo, dall'altro il potere economico delle case farmaceutiche. Ed è questa la parte incalzante del copione, quella che più coinvolge per la tematica "Aids" raccontata in un contesto in cui molti medici si dimostrano incapaci di reagire e c'è una sorta di tendenza a tenere nascosto l'argomento: facendo emergere resistenze politiche e paura di intaccare il potere di certe lobby. Con altrettanta obiettività si può dire che tutta questa materia di riflessione è proposta lungo un racconto dai toni eccessivi e spesso sopra le righe. Intorno al personaggio Ron si snoda un quadro che concede ampio spazio al suo vivere tra alcool, droga, festini e amplessi di gruppo. Una cornice nella quale la malattia e la condanna a morte appaiono come una punizione e il reagire un doveroso atto di ritorno alla vita. Il ritmo frenetico, nervoso, sovraesposto avrebbe potuto avere aspetti meno esibizionistici e magari raggiungere gli stessi effetti di denuncia. Un film dunque a doppia faccia che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, essendo opportuno prevedere un pubblico adulto per ben distinguere la parte propositiva da quella meno sorvegliata. Molta attenzione dunque è da tenere per minori e piccoli in vista di passaggi televisivi e di uso di dvd e di altri supporti tecnici.