Orig.: Italia (2013) - Sogg. e scenegg.: Paolo Ruffini, Giovanni Bognetti, Guido Chiesa - Fotogr.(Scope/a colori): Federico Masiero - Mus.: Andrea Farri, Claudia Campolongo - Montagg.: Claudio Di Mauro - Dur.: 100' - Produz.: Maurizio Totti, Alessandri Usai per Colorado Film in collaborazione con Medusa Film.
Interpreti e ruoli
Paolo Ruffini (Alfredo), Luca Peracino (Emilio), Andrea Pisani (Alonso), Guglielmo Scilla (Lebowsky), Frank Matano (Franco), Michele Manca (Pino), Olga Kent (Nadia), Gaia Messerklinger (Claudia), Giulia Ottonello (Karen), Niccolò Senni (Chamberlain), Rosalia Porcaro, Biagio Izzo, Marco Messeri
Soggetto
Emilio è innamorato di Nadia ma non riesce a dichiararsi. Quando lei fa sapere che, avendo vinto una borsa di studio, si trasferirà ad Oxford, per seguire lì i corsi di medicina, lui appare distrutto. A sostenerlo ci pensa il suo gruppo storico di amici: Alfredo, Lebowsky, Franco, Alonso. Falsificando tutti i documenti, riescono ad iscriversi alla facoltà e insieme arrivano in Inghilterra. Qui devono superare mille difficoltà e con molta sfacciataggine aiutano Emilio a coronare il proprio sogno sentimentale con Nadia.
Valutazione Pastorale
Nel gruppetto dei cinque uno è cieco, un altro sulla sedia a rotelle e un terzo ha difficoltà a manifestare la propria omosessualità: sono presenze sulle quali il copione costruisce una comicità fin dall'inizio sconnessa e demenziale. In breve tempo i limiti del buon gusto e della decenza sono superati, la stupidità fine a se stessa impedisce qualunque emergere di divertimento o ilarità. E la presenza delle situazioni di handicap, dopo aver creato lo spazio per siparietti di dubbio gusto, serve solo per un pistolotto finale sulla necessità di essere tutti 'uguali', annullando differenze e diversità. Un po' poco in effetti per equilibrare passaggi in verità di umorismo sgradevole (vedi le sequenze degli esperimenti sui cadaveri). Anche la comicità più sbrindellata necessità di qualche idea a sorreggerla. Qui non c'è racconto, e il film, dal punto di vista pastorale, è da valutare come futile e segnato da volgarità.
Utilizzazione
Il tono di farsa artificiosa e l'insistenza su dialoghi e espressioni inutilmente pesanti consigliano di utilizzare il film con molta attenzione, e di non assimilarlo ad una generica proposta per i giovani. Che magari aspettano qualche occasione per un divertimento meno approssimativo. Attenzione è da tenere anche per minori e piccoili in vista di passaggi televisivi o di uso di dvd e di altri strumenti tecnici.