Orig.: Stati Uniti (2014)- Sogg.: Dan Hageman, KevinHageman, Phil Lord, Christopher Miler ispirato alle costruzioni giocattolo LEGO - Scenegg.: Phil Lord, Christopher Miller - Fotogr.(Scope/a colori): Barry Peterson - Mus.: Mark Mothersbaugh - Montagg.: David Burrows, Chris McKay - Dur.: 100' - Produz.: Roy Lee, Doug Davison, Stephen Gilchrist, Dan Lin.
Soggetto
Da sempre scrupoloso nel ruolo di operaio alla Lego, il timido Emmet viene per errore scambiato per il Prescelto, ossia olui che dovrà salvare il Mondo dalle insidie del malvagio Lord Business. Emmet capisce di essere inadatto per il ruolo ma, per sua fortuna, ad aiutarlo arrivano alcuni compagni di avventura: Lucy, dura e decisa; Vitruvius, un anziano saggio hippie; Batman, fidanzato di Lucy; Barbacciaio , uno spavaldo pirata; Benny, l'uomo dello spazio anni '80. La missione è difficile, ma un'altra, forse più delicata, si svolge tra le mura di casa, tra padre e figlio.
Valutazione Pastorale
Il Lego ha preceduto tutti: i pixel, i computer, il 3D. Quei mattoncini di forma squadrata, ossia senza curve, hanno accompagnato generazioni di bambini e ragazzi, hanno sollecitato (forse proprio a motivo della loro forma) fantasia e creatività. Costruirci sopra una storia da grande schermo sembrava un'impresa talmente difficile, che l'averla superata alla grande porta avanti l'asticella della fantasia espressiva e crea un nuovo limite per il futuro. Veramente impressionanti quelle onde marine fatte di mattoncini, da brivido partecipare alle capriole narrative di un gruppo di personaggi alla ricerca frenetica di un quasi impossibile equilibrio. Davanti a tutti ci sono le idee portanti di un immaginario forte, robusto, capace di risultare sempre nuovo per le generazioni che si succedono nella visione.
Guerre stellari, Batman, Superman, Harry Potter: i mattoncini spigolosi spariscono di fronte al correre a briglia sciolta di avventure mirabolanti, dove bene e male affilano ancora le armi come se fosse la prima volta. Come in ogni favola che si rispetti, arriva poi il finale, che sposta l'ottica dall'invenzione alla realtà di un confronto rivelatore tra padre e figlio, di una nuova consapevolezza sull'importanza del gioco per i bambini (e del ruolo di suppporto dell'adulto). Un prodotto di grande qualità che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, e semplice nella struttura narrativa.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte occasioni successive come proposta di qualità per ragazzi per tutta la famiglia.