Orig.: Stati Uniti (2013) - Sogg.: basato sui personaggi creati da Jon Lucas, Scott Moore - Scenegg.: Todd Phillips, Craig Mazin - Fotogr.(Scope/a colori): Lawrence Sher - Mus.: Christophe Beck - Montagg.: Debra Neil Fisher, Jeff Groth - Dur.: 100' - Produz.: Todd Phillips, Dan Goldberg.
Interpreti e ruoli
Bradley Cooper (Phil), Ed Helms (Stu), Zach Galifianakis (Alan), Justin Bartha (Doug), Ken Jeong (Chow), John Goodman (Marshall), Melissa McCarthy . (Cassie), Jeffrey Tambor (Sid Garner), Heather Graham (Jade), Mike Epps (Black Doug), Sasha Barrese (Tracy), Jamie Chung (Lauren), Sondra Currie ; Gillian Vigman . (Linda Garner)
Soggetto
Passati i 40 anni, Alan, più che nai sregolato e confusionario, è la disperazione del padre, che un giorno muore di infarto. I tre amiici Phil, Stu, Doug accettano di accompagnare Alan in un luogo ideale per rirovare calma e tranquillità. Lungo la strada però il progetto va all'aria. Il gangster Marshall li ferma e li obbliga (prendendo in ostaggio Doug) a rintracciare il cinese Choiw per recuperare un bottino piuttosto cospicuo. Da qui prendono il via avventure folli e imprevedibili, che portano i tre fino a Las Vegas, dove i conti verranno finalmente saldati.
Valutazione Pastorale
Dopo il il numero 1 (2009) e il 2 (2011), ecco il numero 3 che dovrebbe, nelle premesse, rappresentare la conclusione del 'sequel'. E' giusto che sia così, perché in effetti il copione mostra la corda piuttosto tirata, e la regia ha il fiato corto. Per impeimere una qualche novità, l'oboiettivo trascura gli altri tre per concentrarsi solo su Alain, ossia lo sbandato, il pasticcione, l'irregolare. Creando così le premesse per situazioni eccessive, disarticolate, ironiche. Il tono scanzonato funziona solo a tratti, più spesso il ritmo ristagna nel prevedibili. Evitare goliardate fuori luogo o situazioni volgari (solo nei titoli di coda c'è qualche accenno) può essere encopmiabile ma tutto il resto è in crisi di affanno. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come futile e segnato da grossolanità.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria ben tenendo conto dei limiti sopra espressi: poca sostanza e spettacolo per un pubblico giovanile che poi meriretebbe anche qualche altra proposta meno approssimativa.