Dentro la Tv: Al via “Blanca. Stagione 2”, serie che sbaraglia barriere e pregiudizi

lunedì 9 Ottobre 2023
Un articolo di: Sergio Perugini

Oltre gli stereotipi. Da tempo evidenziamo come negli ultimi due decenni cinema e serialità abbiano compiuto un cambio di passo narrativo nel racconto della condizione della persona con disabilità. Storie marcate sì da realismo, ma anche illuminate da sguardi vigorosi, ironici e persino “irriverenti”, lontani dagli stereotipi drammatici o pietistici. Finalmente vite declinate in pienezza e non in sottrazione. Tra i titoli: “Quasi amici” (2011), “Il colore nascosto delle cose” (2017), “Sound of Metal” (2020), “I segni del cuore. Coda” (2021), “Corro da te” (2022) e “Campioni” (2023). Tra questi, occupa un posto di rilievo la miniserie “Blanca” (dal 2021), targata Lux Vide-Rai Fiction. Un racconto di genere tra poliziesco, comedy e romance con protagonista una giovane donna non vedente che collabora con la Polizia. Una serie innovativa per lo stile narrativo ma anche per come tematizza la condizione della persona con disabilità. Dal 5 ottobre su Rai Uno (e su RaiPlay) è partita la seconda stagione con 6 nuove puntate.

Genova. Blanca Ferrando ha finito il suo apprendistato ed è a tutti gli effetti una collaboratrice della Polizia nel commissariato di San Teodoro. Insieme al suo inseparabile cane Linneo, Blanca è in prima linea nella ricerca di un pericoloso attentatore noto come “Polibomber”. Nel mentre, il suo rapporto con l’ispettore Liguori si fa sempre più “teso”, con sconfinamenti sentimentali…

Pros&Cons. Una ventata di aria fresca! La serie “Blanca”, alla seconda stagione, si conferma un prodotto di qualità e d’avanguardia nel racconto della disabilità calato in una proposta narrativa che abbraccia più generi. Firmata tra gli altri da Francesco Arlanch, la regia è di Jan Maria Michelini e da Michele Soavi. Dal punto di vista narrativo, a giudicare dai primi episodi, la serie marcia spedita nella linea di racconto del personaggio protagonista, interpretato con energia e intensità dalla sempre più brava Maria Chiara Giannetta: la sua Blanca si affranca da irrisolti e traumi del passato, diventando una donna più sicura, consapevole, oltre che una professionista più disinvolta nel lavoro con la Polizia. La forza della serie risiede soprattutto nella caratterizzazione del personaggio, nel modo in cui offre sguardi introspettivi, conducendoci nelle stanze della mente di Blanca, dando conto sia degli “ostacoli” posti dalla disabilità ma anche delle straordinarie risorse intellettive e caratteriali della giovane. Tale taglio stilistico-narrativo è il perno su cui ruota tutto, tratto di qualità e di costante innovazione. Inoltre, nella serie funzionano le varie linee verticali e orizzontali, che seguono il genere giallo-poliziesco e al contempo le sfumature comedy e di sentimento; elementi che corroborano l’appeal della miniserie. A imprimere ulteriore efficacia è poi il cast: Giuseppe Zeno, Enzo Paci, Pierpaolo Spollon, Michela Cescon, Stefano Dionisi e Sara Ciocca. “Blanca” si conferma una serie acuta e brillante, lontana dalla banalità. Consigliabile, problematica, per dibattiti.

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