Ogni monografia de Le Torri ripercorre la vicenda artistica e intellettuale dell’autore, reinterroga il suo universo poetico attraverso la disamina dei singoli film, isola gli stilemi compositivi, espressivi, tecnico- formali che caratterizzano la sua pratica filmica.Riguardo al lavoro svolto, Christian Uva dichiara: “Spettacolo, mito, favola. Se quest sono le principali coordinate all’interno delle quli la produzione filmica di Sergio Leone è stata tradizionalmente collocata, è tuttavia necessario evidenziare come tale orizzonte trovi la sua principale ragion d ‘essere in una corposa istanza poltica articolata su più livelli. (…) Lontana da qualsiasi intenzionalità “militante” e sfuggente a qualuneuclassificazione iedologica, quella abbracciata da Leone è una prospettiva profondamente problematica e ‘non riconciliata poi ché intimamente fondata sulla comprension di istanze in perenne, ma produttiva, tensione e instabilità. L’aggettivo ‘politico’ assume ulteriore significato nel momento in cui segnala una ludica capacità di raccontare e interpretare aspetti salienti dell’identità della storia italiana (…). Il carattere fondamentalmente astratto della sua produzione, emergente da un impiego tutto personale dei generi, costituisce in tal senso la prospettiva ideakle in cui il regista inserisce riferimenti simbolici alla storia e all’attualità, mentre sul piano stilistico al continua rottura dei moduli classicie la costante necessità di rivoluzionare la forma appaiono mossi, pur all’interno di uan concezione spettacolare e industraioe della settima arte, da uan volontà tutta autoriale di fare film “politicamente”.
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