NATO A CASAL DI PRINCIPE – Una storia vera

Valutazione
Complesso, Problematico, dibattiti *
Tematica
Cinema nel cinema, Famiglia, Famiglia - genitori figli, Male, Potere
Genere
Drammatico
Regia
Bruno Oliviero
Durata
96'
Anno di uscita
2018
Nazionalità
Italia, Spagna
Titolo Originale
/////
Distribuzione
Europictures
Soggetto e Sceneggiatura
Maurizio Braucci, Massimiliano Virgilio liberamente tratto dal libro "Nato a Casal di Principe" Amedeo Letizia, Maurizio Braucci, Massimiliano Virgilio
Musiche
Riccardo Veno
Montaggio
Carlotta Cristiani

Orig.: Italia/Spagna (2017) - Sogg.: Amedeo Letizia, Maurizio Braucci, Massimiliano Virgilio - Scenegg.: Maurizio Braucci, Massimiliano Virgilio liberamente tratto dal libro "Nato a Casal di Principe" - Fotogr.(Scope/a col.): Alessandro Abate - Mus.: Riccardo Veno - Montagg.: Carlotta Cristiani - Dur.: 96' - Produz.: Mariella Li Sacchi, Amedeo Letizia per Cinemusa con Rai Cinema - 74^ MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA 2017 SEZIONE CINEMA NEL GIARDINO.

Interpreti e ruoli

Alessio Lapice (Amedeo), Massimiliano Gallo (Arturo), Donatella Finocchiaro (Teresa), Lucia Sardo (Natuzza), Paolo Marco Caterino (Marco), Luigi Credendino (Bernardino), Francesco Pellegrino (Leonardo), Autilia Ranieri (Enzina), Rosario Giglio (Aristide), Edoardo Guadagno (Rodolfo), Michelangelo Cioffo (Pasquale), Ivan Silvestri (Paolo), Antonio Spagnuolo (Antonio), Loredana Simioli (Anita), Antonella Stefanucci (Lina), Claudia Crisafio (Lorena), Havana Alfarano (Pilar), Liliana Fiorelli . (Valeria)

Soggetto

Alla fine degli anni '80 il giovane Amedeo Letizia si è trasferito da Casal di Principe a Roma deciso ad affermarsi come attore. Quando la sua carriera comincia a muovere i primi passi, Amedeo è costretto a tornare a casa. Paolo, suo fratello minore, è stato rapito da alcuni uomini incappucciati e di lui si sono perse le tracce...

Valutazione Pastorale

La storia è liberamente tratta dal libro "Nato a Casal di Principe" scritto da Amedeo Letizia e Paolo Zanuttini. E' curioso che a completare il titolo originale è messa l'aggiunta 'Una storia in sospeso', che nella versione filmica diventa 'una storia vera'. In effetti la prima versione sembra più aderente non solo allo svolgimento dei fatti ma alle varie sensazioni che abitano tutti i protagonisti. La vicenda di Amedeo è in effetti esemplare di come molte vicende criminose di siano svolte circondate da una ferrea incapacità di ottenere risultati apprezzabili e quindi in una totale incapacità di organizzare forme di reazione e di difese. Proprio sul versante di questa situazione di 'stallo' (che a un certo punto imprigiona Amedeo), la regia scrive le pagine migliori e più riuscite. Oliviero scandisce con tremore i passaggi nei quali ogni speranza si fa più labile, e mette a fuoco in modo pertinente la progressiva rassegnazione della famiglia che capisce e rifiuta di arrendersi. Il dolente chiudersi nella tristezza della madre e la rabbia trattenuta del padre sono attimi capaci di trasmettere emozione e commozione. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
UTILIZZAZIONE: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni, come prodotto italiano che tocca corde delicate all'interno di fatti duri e spietati legati all'attività camorristica, restando sul piano umano e esistenziale.

Utilizzazione

Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni, come prodotto italiano che tocca corde delicate all'interno di fatti duri e spietati legati all'attività camorristica, restando sul piano umano e esistenziale.

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