Orig: Stati Uniti (2018) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Jason Matthews - Scenegg.: Justin Haythe - Fotogr.(Scope/a col.): Jo Willems - Mus.: James Newton Howard - Montagg.: Alan Edward Bell - Dur.: 139' - Produz.: Peter Chernin, Steven Zaillian, Jenno Topping, David Ready.
Interpreti e ruoli
Jennifer Lawrence (Dominika Egorova), Joel Edgerton (Nathaniel Nash), Matthias Schoenaerts (Vanya Egorov), Jeremy Irons (Korchnoi), Mary Louis Parker (Stephanie Boucher), Joely Richardson (Nina), Ciaran Hinds (Zyugonov), Douglas Hodge (Volontov), Sakina Jaffrey (Trish Forsythe), Sasha Frolova (Anya), Charlotte Rampling
Soggetto
Durante un'esibizione in teatro, la ballerina Dominika Ergorova ha un incidente che mette fine alla sua carriera. Finisce allora nell'attenzione dei servizi segreti russi, che la fanno diventare una Red Sparrov...
Valutazione Pastorale
Lungo i 139' del racconto si dipana una vicenda che prova a creare una crescente suspence. Il più delle volte, bisogna ammetterlo, riuscendoci, perché il thriller è pedinato con efficacia e i colpi di scena si sovrappongono incalzanti. Anche troppo, a dire il vero, con rovesciamenti di fronte che fanno spesso perdere il filo logico del copione e suscitano qualche perplessità. Siamo, comunque, all'interno di una spy-story di taglio tradizionale, con la particolarità della presenza degli antagonisti identificati negli USA da un lato e nella "nuova" Russia dell'altro. Oltre la cortina di ferro, il vecchio dualismo ritrova insomma forza e vigore. Con il supporto di sequenze che non hanno timore di essere eccessive e sopra le righe: come forse è dovuto ad un prodotto di 'genere' che non voglia scivolare nel banale e nel prevedibile. Il tutto pilotato da una regia che conduce la danza pilotando protagonisti e comprimari sul filo di equilibri estremi e scivolosi. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con qualche attenzione per i minori, meglio rivolgersi a chi predilige storie thriller secondo l'antica tradizione di una certa imprevedibilità.