Produz.: Dogo Dahl per A Coqueirao Pictures & Aruac Films Productions. 69 ° Festival di Cannes 2016, Premio "L'oleil d'or" come Miglior documentario "Cannes Classics".
Soggetto
Si parla della rivoluzione che l'immagine ha avuto in Brasile tra il 1962 e il 1969 sulla spinta di una nuova generazione di cineasti...
Valutazione Pastorale
A metà tra documentario e finzione, all'inizio degli anni '60 in Brasile, sulla società e la cultura, irrompe un'ondata di cinema 'nuovo', in parallelo con quello che accade in Inghilterra, Francia, Cecoslovacchia (ex), Ungheria. Le nouvelle vague nazionali sono destinate a lasciare una impronta profonda nella storia del cinema. Fuori dall'Europa, in Brasile si afferma una generazione di cineasti che parte dall'osservazione della realtà per approfondire quello sguardo e allargarlo a tutte le altre componenti della vita pubblica. Bisogna fare qualche nome: Nelson Pereira dos Santos, Alberto Cavalcanti, Joaquim Pedro de Andrade, Ruy Guerra, Leon Hirzman... L'elenco è molto più lungo e serve a dare la misura della importanza di un movimento che tanto più aveva idea profonde e di vigorosa efficaci, tanto più nel giro di pochi anni (dal 1962 al 1969)è andato incontro ad un repentino esaurirsi della vitalità originarie. Interviste inedite e testimonianze preziose aiutano a capire quqle tipo di crisi ha colpito quegli autori e ne ha determinato la repentina conclusione. Di certo ha influito le difficoltà di sostenere un ruolo distributivo e di valorizzazione dei prodotti, accanto alla insostenibile problematicità della tenuta commerciale. Questo film è insomma tanto più prezioso quanto più invita a fare confronti tra un cinema di ieri e quello di oggi, tra il Brasile del passato e quello del presente, schiacciato da una modernità dispersiva e quasi insostenibile. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, realistico e adatto a dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in occasioni mirate dedicate a giovani, studenti, appassionati di storia del cinema, soprattutto in quelle parti nelle quali si annidano i nemici della libera espressione della settima arte.