Orig.: Italia (2017) - Sogg.: Fausto Brizzi, Marco Martani con la collaborazione di Fabio Guaglione e Fabio Resinaro - Scenegg.: Fausto Brizzi, Marco Martani, Luca Vecchi -Fotogr.(Scope/a col.): Marcello Montarsi - Mus.: Tommaso Paradiso, Matteo Cantaluppi - Montagg.: Luciana Pandolfelli - Dur.: 95' - Produz.: Wildside, Warner Bros Entertainment Italia.
Interpreti e ruoli
Christian De Sica (Danilo Tucci), Enrico Brignano (Marcello), Lucia Ocone (Loredana Tucci), Lodovica Comello (Valentina), Anna Mazzamauro (nonna Nicoletta), Ubaldo Pantani (Gustavo), Massimo Ciavarro (Rudy), Paolo Rossi (Libero), Tess Masazza (Chloe), Federica Lucaferri (Tamara), Giulio Bartlomei (Kevi), Giobbe Covatta (sacerdote), Dario Cassini (presidente del Consiglio)
Soggetto
Scampato il pericolo di aver perso tutto il proprio denaro, la famiglia Tucci decide che per garantire stabilità al capitale bisogna buttarsi in politica. Anzi nella politica come potere. Allora indicono un referendum per trasformare il proprio paesino in Principato e farlo uscire dall'Italia...
Valutazione Pastorale
E' passato appena un anno (dicembre 2016) e la famiglia Tucci è pronta a chiamarci ancora a raccolta per mostrare la propria capacità di muoversi con abilità e sagacia nel roteante balletto del passaggio tra povertà e ricchezza. Il numero 2 (è probabilmente fisiologico) sconta qualche calata di ritmo e perdita di brio. Del resto il cambio fondamentale (dal 'caso' della lotteria si scende qui alla scommessa sulla politica sia pure nella dimensione di una autonomia tanto azzardata quanto velleitaria) significa la scelta di togliere vivacità e imprevedibilità all'insieme. Manca ormai la 'novità' del passaggio dall'essere poveri 'veri' alla scommessa su una ricchezza 'fittizia'. I singoli membri della famiglia scalpitano per trovare nuovi stimoli, si confrontano con imprevisti ed equivoci, prima di tornare al punto di partenza, sempre con radici 'contadine' ma con conto in banca immutato. La molla del presunto cambiamento è tutta sulle spalle di Danilo Tucci/De Sica, che un po' regge un po' si sgonfia. Tra gli altri, spicca Lucia Ocone, la moglie Loredana, una ciociara autentica e ruspante. Il tono procede scorrevole dentro una comicità che scava come sempre dentro vizi e virtù nazionali, senza sconti né insistenze. Si ride, insomma, sperando che non arrivi una terza puntata. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare i programmazione ordinaria e in occasioni successive come ritratto di abitudini e di strade percorse dalla commedia, oggi come ieri.