Orig.: Italia/Gran Bretagna (2014) - Sogg. e scenegg.: Enrico Tessarin - Fotogr.(Scope/a col.): Fabio Cianchetti - Mus.: Peter Michaels - Montagg.: Esmeralda Calabria - Dur.: 89' - Produz.: The Habit of Beauty, Orisa Produzione.
Interpreti e ruoli
Francesca Neri (Elena), Vincenzo Amato (Ernesto), Nico Mirallegro (Ian), Elena Cotta (Teresina), Noel Clarke. (Stuart), Nick Moran (Adam), Kierston Wareing (Rita), Luca Lionello (Ludovico), Mia Benedetta (Stella), Tommaso Maria Neri (Carlo)
Soggetto
Elena e Ernesto hanno vissuto la tragica perdita in un incidente del figlio Carlo. Dopo tre anni i due si sono separati, ora Elena a Londra ha conosciuto Ian, ragazzo inglese con molti problemi; Ernesto, fotografo in difficile fase creativa, la contatta perché vorrebbe esporre nella galleria di lei una serie di fotografie, per dimostrare di essere ancora attivo e capace...
Valutazione Pastorale
Si tratta di una produzione tra Italia e Gran Bretagna, perché il regista ha vissuto a Londra dall'età di diciotto anni e per i n13 anni successivi. Nella capitale inglese, Pincelli ha studiato fotografia e ha cominciato a girare documentari, sentendosi più portato per storie aderenti al vero che indicatrici di verità. La casa, per esempio, dove risiede Ian è autentica e rimanda ad interni di forte aderenza realistica. Dentro questa cornice che ritrae situazioni di emblematica quotidianità, si snoda una vicenda non sempre autentica e credibile. Forse si aprono troppe sottovicende forse il contrasto tra marito e moglie (ex) appare un po' forzato, forse il passaggio tra Londra, location principale, e il Trentino,luogo secondario, mette un po' fuori strada. E lo stato di salute di Ernesto, gravemente malato, spinge i fatti verso una sorta di rassegnazione esistenziale. Qualche scompenso non toglie niente ad una messa in scena di complessiva e lucida vitalità. Della quale si salvano i caratteri e le sfumature, quella malinconia per le sorti amare di una certa middle-class britannica e il rimpianto per non aver raggiunto i traguardi desiderati. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare consigliabile, realistico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come avvio ad una riflessione su aspetti più o meno conosciuti (noti, indagati, evidenziati) della vita inglese.