Orig.: Australia/Vanuatu (2015) - Sogg. e scenegg.: Bentley Dean, Martin Butler, John Collee - Fotogr.(Panoramica/a col.): Bentley Dean - Mus.: Antony Partos - Montagg.: Tania Nehme - Dur.: 104' - Produz.: Martin Butler, Bentlkey Dean, Carolyn Johnson per Contact Films - 73' EDIZIONE DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA 2016, PREMIO DEL PUBBLICO PIETRO BARZISA COME MIGLIOR FILM E PREMIO FEDEORA PER LA MIGLIOR FOTOGRAFIA ALLA 30' SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA, CANDIDATO ALL'OSCAR 2017 COME MIGLIORE FILM STRANIERO.
Interpreti e ruoli
Mungau Dain (Dain), Marie Wawa (Wawa), Marceline Rofit (Selin), Chief Charlie Kahla (Chief Charlie), Albi Nangia (Sciamano), Lingai Kowia (padre di Wawa), Dadwa Mungau (nonna di Wawa), Linette Yowayin (madre di Wawa), Kapan Cook (se stesso), Chief Mikum Tainakou . (Imedin Chief)
Soggetto
In un'isola del Pacifico meridionale, Wawa si innamora di Dain, nipote del capo tribu. Ma la ragazza viene promessa in sposa ad un uomo più grande come segno di un accordo di pace...
Valutazione Pastorale
Gli Imedin aggrediscono il nonno di Dain. Una parte degli isolani cerca di prendere il potere. E' il momento ormai di fare pace. Così gli adulti pensano di procedere verso una intesa duratura. Purtroppo c'è in mezzo un amore, ci sono sentimenti e una occasione non compresa nella giusta maniera. Morti e sacrifici non bastano, bisogna dare un segnale forte. I due ragazzi restano inerti, ancora una volta l'amore è sconfitto. Come un Romeo e Giulietta in versione lontanissima e con toni del tutto 'altri', anche questa è una tragedia dell'incomprensione, della sordità, dell'egoismo. Morire e lasciare vivere mondi differenti e non visti, sognare esistenze diverse per cambiare vita e forse modi di fare. "Tanna" è metafora sottile di una dolore che non ha confini, luogo di una disonore privo di logica. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come momento di riflessione profonda, grido forte di un mondo isolato contro egoismo e ipocrisia.
