Orig.: Stati Uniti (2016) - Sogg. e scenegg.: Noah Oppenheim - Fotogr.(Scope/a colori): Stephane Fontaine - Mus.: Mica Levi - Montagg.: Sebastian Sepulveda - Dur.: Produz.: Jackie Production Limited con Juan de Dios Larrain, Darren Aronofsky, Mickey Liddell, Scott Franklin, Ari Handel - 73^ MOSTRA INTERNAZIONALE DEL CINEMA DI VENEZIA 2016 LEONE D'ORO MIGLIOR SCENEGGIATURA - TORONTO FILM FESTIVAL 2016 PREMIO PLATFORM.
Interpreti e ruoli
Natalie Portman (Jackie Kennedy), Peter Sarsgaard (Bobby Kennedy), Greta Gerwig (Nancy Tuckerman), Billy Crudup (il giornalista), John Hurt (il prete), Richard E.Grant (Bill Walton), John Carroll Lynch (Lyndon B. Johnson), Beth Grant (Lady Bird Johnson), Max Casella (Jack Valenti), Caspar Phillipson . (JFK)
Soggetto
Un giornalista si reca a casa di Jacqueline Kennedy per raccoglierne la testimonianza all'indomani dell'assassinio del marito John, appena eletto Presidente degli Stati Uniti. E' la settimana successiva al 22 novembre 1963, e Jackie capisce che sono gli attimi decisivi per definire la propria immagine e l'eredità che passerà alla Storia di lei e del marito...
Valutazione Pastorale
Jacqueline Kennedy ha 34 anni quando il marito John viene eletto Presidente degli Stati Uniti. Giovane ed entusiasta, durante un viaggio a Dallas, alcuni colpi raggiungono l'uomo che resta esanime sul sedile della macchina col corpo macchiato di sangue. In quel momento Jackie Kennedy esce dalla realtà, entra nella storia e diventa mito. Eppure lei non ha mai ceduto alla seduzione della leggenda. Dopo oltre 40 anni e con molte storia, ora vere ora false, alle spalle, questo nuovo film torna a parlare di lei. Fin dal titolo: Jackie, infatti si chiama semplicemente questa nuova proposta firmata dal cileno Pablo Larrain. Il regista indaga il mito ma anche la dimensione privata della famiglia Kennedy poche ore dopo l'uccisione di JFK. Il film mette a fuoco, in forma di flashback, l'omicidio di John Fitzgerald Kennedy, e la prospettiva del racconto è quella della moglie Jackie, le sue reazioni al drammatico evento.
Già regista di titoli di bella plasticità drammatica e di forte carica espressiva (Tony Manero 2008, NO. I giorni dell'arcobaleno 2012 e Neruda 2016), il cileno Larrain esordisce a Hollywood confrontandosi con una storia che tocca uno dei miti della politica e della società americana del XX° secolo, la famiglia Kennedy. Il film è un ritratto della first lady, che ha inizio con la formula dell'intervista. Il Presidente è stato da poco assassinato a Dallas. L'intervistatore offre a Jackie l'opportunità di ritornare sui fatti appena accaduti, di raccontare la vicenda dal proprio punto di vista, sollevando il velo di separazione tra privato e pubblico. Il racconto diventa un viaggio emotivo dentro il dolore di una donna, a lungo mitizzata, ma qui rivista nel suo essere una moglie, una vedova, una donna chiamata a gestire la sua disperazione sotto i riflettori del mondo, perché sposa del Presidente del sogno americano. Larraín entra con rispetto e delicatezza nella vicenda personale di Jackie, non risparmiando richiami a ombre e fragilità, ben lontana da certa facile mitologia in cui è stata cristallizzata. Uno stile forte, una impronta d'autore vigorosa che deve molto anche alla presenza di Natalie Portman, una Jackie sfibrata nel pianto e consumata nell'ansia del futuro. Un film capace di restituire la complessità della situazione e il dramma esistenziale che dilania da quel momento in poi la vita della protagonista. Dal punto di vista pastorale, da valutare come consigliabile, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in occasioni successive come avvio ad una approfondita riflessione sull'incontro tra cinema e storia.