Orig.: Italia (2016) - Sogg. e scenegg.: Enrico a Carlo Vanzina - Fotogr.(Scope/a colori): Enrico Lucidi - Mus.: Giuliano Taviani, Carmelo Travia - Montagg.: Luca Montanari - Dur.: 93' - Produz.: Medusa Film con International Video 80 in collaborazione con Sky Cinema.
Interpreti e ruoli
Vincenzo Salemme (Antonio Russo), Massimo Ghini (Simone Santoro), Stefania Rocca (Daniela Russo), Manuela Arcuri (Lori), Maurizio Mattioli (Giorgio Bonetti), Teco Celio (Herr Muller), Ria Antoniou (Demetra), Lorenzo Balducci (Michele), Liliana Vitale (zia Titina), Barbara Ramella (Francesca), Ralph Palka (funzionario Banca), Fabrizio Buonpastore (onorevole Maronaro), Rosa Ferraiolo (Marisa), Alessandro Sanguigni (Luca), Diego Migeni (agente Interpol), Rosario Terranova (finanziere), Tatiana Winteler . (proprietaria Hotel Zurigo)
Soggetto
Vittima degli intrallazzi di Simone, imprenditore disonesto, Antonio vuole vendicarsi ma, anziché denunciarlo, sceglie un'altra strada, più sicura e raffinata. Mettergli paura, e intervenire quando lui sta ritirando il suo tesoretto segreto depositato in una banca svizzera...
Valutazione Pastorale
Nella linea del beffatore beffato o, se vogliamo, del "chi la fa l'aspetti", si muove questa nuova scorribanda dei fratelli Vanzina. Che, preso atto di una certa fatica nella quale si muovevano le loro ultime, precedenti prove, virano ora su terreni a loro più congeniali, quelli che rimandano a meccanismi alla 'soliti ignoti'. Il conflitto centrale resta quello tra furbi e ingenui, tra chi fa finta di niente e chi si fa troppi scrupoli. Intorno si muove un gruppo di personaggi di contorno che entrano al momento opportuno a dar man forte alla 'rivincita' in atto. Ed è uno scorrere vivace e frenetico, un muoversi della vicenda sul filo di capriole imprevedibili, di equivoci irrefrenabili, di toni stupiti e increduli. A fare da cornice c'è la Roma truffaldine di oggi, quella non muore mai, che non si arrende nemmeno all'evidenza. Non diremo altro per non togliere il piacere della visione, ma resta che protagonisti e comprimari orchestrano un coro tanto disordinato quanto compatto e di pieno umorismo. Con il supporto di attori, maschere dai cento volti dell'Italia contemporanea. Dal punto di vista pastorale, il film è ad valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.
Utilizzazione
Il film è ad utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come esempio di commedia tradizionale, specchio di usi e costumi delle nostre (cattive) abitudini.