Orig.: Stati Uniti (2016) - Sogg.: tratto dal romanzo omonimo di Jojo Moyes - Scenegg.: Jojo Moyes, Scott Neustadter, Michael H. Weber - Fotogr.(Scope/a colori): Remi Adefarasin - Mus.: Craig Armstrong - Montagg.: John Wilson - Dur.: 110' - Produz.: New Line Cinema, Metro Goldwin Mayer.
Interpreti e ruoli
Emilia Clarke (Louisa 'Lou' Clark), Sam Claflin (Will Traynor), Charles Dance (Stephen Traynor), Jenna Coleman (Katrina 'Treena' Clark), Matthey Lewis (Patrick), Vanessa Kirby (Alicia), Stephen Peacocke (Nathan), Brendan Coyle (Bernard Clark), Janet McTeer (Camila Traynor), Samantha Spiro (Josie Clark), Lily Travers (Karen), Muzz Khan (Syed), Verity Marshall . (Anna)
Soggetto
In una cittadina della campagna inglese non lontano da Londra, Louisa Clark, detta Lou, perde ancora una volta il lavoro. Sapendo cha la famiglia è in grave difficoltà, Louisa accetta di impiegarsi come assistente di Will Traynor. Ma è in realtà un lavoro molto particolare. Di famiglia ricca, Will è stato investito da una moto ed è rimasto paralizzato su una sedia a rotelle. Ora passa i giorni in casa del tutto immobile. Louise si sforza di dimostragli che la sua vita non è finita...
Valutazione Pastorale
Per tutta la prima parte si assiste ai tentativi, goffi e generosi, di Louisa che cerca di rompere il muro di diffidenza che la separa da Will: lei pronta a sfidare incertezza e insicurezza, lui chiuso nel proprio mutismo e in un totale pessimismo. Eppure proprio il crescente entusiasmo di lei, arricchito da fantasia, inventiva, iniziativa, fanno breccia nel cuore di lui e creano le premesse per la nascita di un inatteso sentimento reciproco. A questo punto, per andare avanti con una riflessione sull'argomento e sulla storia, bisogna rinunciare ai segreti e gettarsi negli spoiler. Perché Will, nonostante sia fortemente conquistato dal frizzante fascino di Louisa, le confida di aver da tempo deciso di andare in Svizzera a morire: impossibile per lui sostenere il peso di una vita tanto menomata e priva di speranza di cambiamento. Eutanasia dunque. Argomento difficile e delicato, da affrontare con grande prudenza e discernimento. Il fatto è che qui tutta la storia ruota intorno ad un nodo scivoloso occasione non tanto di dramma quanto di sentimento strappalacrime. Del resto il contorno sembra avvallare questa ipotesi: Wiil e la famiglia sono molto ricchi, possiedono castelli, circondano il malato di agi e di possibilità. E anche Louisa, nella lettera post mortem, è destinataria di un lascito bancario notevole. Will la esorta a vivere nel ricordo suo e del loro amore che per poco hanno potuto vivere. Ma forse basta per non dimenticare. Così, tra molte lacrime e commozione, la vicenda si chiude, lasciando la sensazione di qualcosa di incompiuto, l'idea di un tema serio affidato ad una vicenda leggera e consolatoria, in linea con la attese e il gradimento del pubblico giovanile attuale. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come complesso, problematico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria, con preferenza per quella fascia di ragazzi/ragazze portati a seguire con semplicità temi importanti e a verificarne le derivazioni letterarie.