Orig.: Italia (2016) - Sogg. e scenegg.: Martino Coli, Paolo Genovese, Vincenzo Salemme - Fotogr.(Scope/a colori): Alessandro Pesci - Mus.: Antonio Boccia - Montagg.: Patrizio Marone - Dur.: 96' - Produz.: Fulvio e Federica Lucisano per Italian International Film, Warner Bros Entertainment Italia.
Interpreti e ruoli
Vincenzo Salemme (Vincenzo), Carlo Buccirosso (Alberto Giorgiazzi), Paolo Calabresi (Paolo D'Ambrosio), Serena Autieri (Sara Luchini), Tosca d'Aquino (Federica), Carlo Giuffrè (padre di Paolo)
Soggetto
Vincenzo e Paolo si incontrano per caso una sera in un locale. Fanno amicizia quando capiscono che entrambi stanno passando le stessa delusione amorosa. Lasciati in modo brusco dalle rispettive compagne, i due escogitano una vendetta, ossia un piano per infliggere alle loro ex la stessa sofferenza appena subita. A Vincenzo il compito di far innamorare Federica, a Paolo quello di conquistare il cuore di Sara
Valutazione Pastorale
Vincenzo Salemme è al settimo film nel doppio ruolo di regista/attore. Li risolve entrambi in modo scorrevole e piacevole. Forse un bel merito è da attribuire agli autori del copione, Martino Coli e Paolo Genovese, ai quali Salemme stesso si è aggiunto come garante 'napoletano'. La cornice partenopea risulta sciolta e leggera. Sono ben scritti i dialoghi, funzionano le attese create dagli equivoci, risultano divertenti gli impacci dei singoli e tiene bene la coralità tra protagonisti e comprimari. Azzeccato e godibile è il modo con cui Carlo Buccirosso orchestra il personaggio di Alberto Giorgiazzi, attore di modesto livello che sfrutta l'occasione per fare il grande passio verso un ruolo importante. Più in genere va detto che convince l'atmosfera di luoghi e ambienti, nei quali si muovono uomini e donne tra delusioni e aspirazioni, tra speranze e voglia di riscatto. Si compone così il ritratto di un piccolo mondo che vive di invenzioni e fantasia, sempre cercando di migliorare e di crescere. Ne esce un prodotto brillante e piacevole, una commedia non banale che evita il già visto e apre gli occhi su un bell'incontro tra arte, recitazione, ironia e favola. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile e nell'insieme brillante.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come prodotto italiano simpatico e di immediato coinvolgimento.