Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg. e scenegg.: Paul Schrader - Fotogr.(Scope/a colori): Gabriel Kosuth - Mus.: Frederik Wiedmann - Montagg.: Tim Silano - Dur.: 94' - Produz.: Scott Clayton, Gary A. Hirsch, Todd Williams.
Interpreti e ruoli
Nicolas Cage (Evan Lake), Anton Yelchin (Milton Schultz), Alexander Karim (Muhammad Banir), Irene Jacob (Michelle Zuberain), Adetomiwa Edun (Mbui), Robert G. Slade . (James Clifton)
Soggetto
Circa venti anni addietro, Evan Luke, agente CIA, caduto prigioniero durante unazione di guerra, era stato torturato ferocemente da Muhammad Banir, riportando profonde ferite fisiche e morali. Liberato dalle forze speciali, la CIA ritenne Banir morto durante il salvataggio e chiuse il caso. Oggi però Luke non si è ancora rassegnato. Informazioni determinanti emergono a lasciare limpressione che Benir sia vivo. Lake però soffre di demenza frontotemporale, ossia di forti disturbi cognitivi, e sa che il tempo per riprendere in mano il caso è ben poco
Valutazione Pastorale
Paul Schrader è un tipo senza compromessi. Quando prende in mano un personaggio, non lo molla finché non lo ha rivoltato in mille modi, scrutato e messo a nudo da ogni lato. Così sono nati i copioni di "Taxi Driver" e di "Toro scatenato". Così, quando ha cominciato a mettere locchio dietro la m.d.p., ha scrutato a fondo, tra gli altri, i protagonisti in "American Gigolo" (1980), "Mishima" (1985), "Affliction" (1997), e il recente "The Canyons" (2013). Abituato a confinare storie e personaggi negli spazi di confronti psicologici senza respiro, Schrader non ha timore di gettarsi sul terreno rischioso e poco malleabile della mitologia americana. E di sostituire alcuni vecchi protagonisti con nuovi interpreti. Così a fronteggiarsi con lagente della CIA cè un combattente islamico, forse terrorista, forse nemico. Di certo Evan Luke combatte contro i nemici del nuovo mondo, contro la malattia che lo incalza, contro la solitudine che lo attanaglia. E Evan Lake è, più che mai, lo specchio di unAmerica smarrita, nuda, indebolita dalle cento guerre dichiarate in ogni parte del mondo, eppure inesorabilmente legata al bisogno dei valori di una volta. E bravo Schrader a giocare con la malattia come morbo che scardina le difese, come siero che consuma e corrode, metafora di un male sociale più profondo. Nicolas Cage offre a Eval Luke i tratti azzeccati di un debole anziano non rassegnato. Molte suggestioni attraversano il film che, da punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile e nell'insieme problematico.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successivo occasioni per un pubblico che predilige storie tese e incalzanti sul versante del thriller politico.