Orig.: Stati Unit (2015) - Sogg.: Rich Jaffa & Amanda Silver basato sui personaggi creati da Michael Crichton - Scenegg.: Rich Jaffa & Amanda Silver, Derek Connolly & Colin Trevorrow - Fotogr.(Panoramica/a colori): John Schwartzman - Mus.: Michael Giacchino - Montagg.: Kevin Stitt - Dur.: 122' - Produz.: Frank Marshall, Patrick Crowley.
Interpreti e ruoli
Chris Pratt (Owen), Bryce Dallas Howard (Claire), Vincent D'Onofrio (Hoskins), Ty Simpkins (Gray), Nick Robinson (Zach), Omar Sy (Barry), BD Wong (Dr. Wu), Irrfan Khan (Masrani)
Soggetto
Ventidue anni prima il dr. John Hammond aveva sognato di costruire un parco a tema dove i visitatori di tutto il mondo potessero vivere l'emozione e il brivido di vedere dei veri dinosauri. Oggi il sogno è diventato realtà: è Jurassic World, resort di lusso situato in un'isola al largo della Costa Rica, un luogo pieno di strabilianti attrazioni e di dinosauri di ogni forma e grandezza. A supervisionare ogni angolo del luogo c'è Claire, manager in carriera cui vengono all'improvviso affidati i due nipoti Zach, 16 anni, e Gray, 11. Quando l'Indomitus Rex si ribella al proprio corredo genetico, tutto il sistema sembra andare in crisi...
Valutazione Pastorale
Era cominciata nel 1993 con "Jurassic Park". Sono seguiti "Il mondo perduto: Jurassic Park", 1997; quindi "Jurassic Park III", 2001. Ecco la saga proseguire ora con questo numero 4, che entra nelle dimensioni planetarie del 'mondo'. Va detto che, mentre molti sequel mostrano spesso la corda di una stanca ripetitività, qui ogni singolo aspetto della scommessa è ampiamente vinto. Funzionano bene sia i personaggi ispirati ancora a quelli originari di Michael Crichton, sia il lento, incalzante procedere di contrattempi che creano le premesse per lo scontro tra scienza e ragione, tra eccessi di sicurezza e paure filosofiche. Sul tema della forzatura dei limiti imposti dalla natura e su quello degli eccessi di una modernità spinta ai confini della megalomania, il copione procede in modi autentici e sempre più impeccabili. Il vero trionfo è quello della proposta di un'avventura senza confini, di un viaggio misurato, ancora una volta, sui confini delle varie mitologie americane: all'inizio e alla fine delle quali si ritrovano i sapori del far west, del viaggio verso l'ignoto. Con la presenza di una forte presenza femminile, di un umorismo sottotraccia e dell'attenzione per la salvaguardia del nucleo familiare. Grande spettacolo per un film di notevole livello visivo che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, e semplice quanto a sviluppo narrativo.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte occasioni successive come prodotto per tutti in grado di coinvolgere dall'inizio alla fine.