Orig.: Italia (2014) - Sogg. e scenegg.: Ottavia Madeddu e Roan Johnson - Fotogr.(Scope/a colori): Davide Manca - Mus.: I Gatti Mézzi - Montagg.: Paolo Landolfi e Davide Vizzini - Dur.: 80' - Produz.: Roan Johnson in collaborazione con gli Autori, gli Attori e la Troupe del film - 9° Festival Internazionale del film di Roma 2014, Premio del Pubblico BNL, Premio SIGNIS Award Fondazione Ente dello Spettacolo ex aequo con "We are young. We are strong" (Germania).
Interpreti e ruoli
Alessio Vassallo (Vincenzo), Paolo Cioni (Paolo), Silvia D'Amico (Ilaria), Guglielmo Favilla (Andrea), Melissa Anna Bartolini (Francesca), Isabella Ragonese (Marta)
Soggetto
Tre ragazzi (Vincenzo, Paolo, Andrea) e due ragazze (Ilaria, Francesca) hanno studiato e vissuto insieme gli anni dell'università a Pisa. Ora è arrivato il momento di liberare l'appartamento e inevitabile arriva da un lato il ripensare alle giornate trascorse insieme tra momenti belli e brutti, nottate sui libri e feste all'alba, dall'altro a cosa fare da domani, tra scelte di vita, timori, preoccupazioni. Un soluzione certa forse non esiste. Ma i ragazzi la cercheranno, con caparbietà.
Valutazione Pastorale
L'ultima immagine è quella dei cinque giovani che restano su una piccola imbarcazione in mezzo al mare ferma per mancanza di benzina. E, sui titoli di coda, si legge: Dedicato a chi continua a remare. Frase emblematica che riassume le due facce del copione: estremamente realistico nella descrizione di ruoli, fatti, comportamenti; insieme calato in una costante amarezza mista a rabbia e voglia di reagire quasi metaforiche. Dopo la convincente prova d'esordio con "I primi della lista" (2011), Johnson (nato nel 1974 a Londra da madre materana e padre inglese) conferma di possedere uno sguardo asciutto e concreto sulle difficili tematiche generazionali dei giovani d'oggi. Si ride, si partecipa, si condivide, si avverte la necessità di non arrendersi al peggio. Efficace il copione, adeguati gli interpreti, da sottolineare la regia affidata ad uno stile svelto e nervoso. Un modo di dirigere che va di pari passo con la formula realizzativa scelta. Presentato al 9° Festival Internazionale del film di Roma 2014, il film vi ha ricevuto il Premio "SIGNIS AWARD- Ente dello Spettacolo,ex aequo con "We are Young. We are strong" (Germania) "come scommessa -dice la motivazione- su di un cinema pensato e realizzato da giovani, disposti a cercare vie produttive innovative e coraggiose". Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabile, realistico e adatto per dibattiti.
Utilizzazione
Il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria e in successive occasioni come ritratto vivo e puntuale di pregi e difetti della fascia giovanile italiana oggi all'interno di contesti sociali, sentimentali, familiari attuali molto stratificati, confusi, talvolta incerti.