Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg.: ispirato ai personaggi creati da Tom McGrath e Eric Darnell - Scenegg.: John Aboud, Michael Colton, Brandon Sawyer - Fotogr.(Panoramica/a colori) - Mus.: Lorne Balfe - Montagg.: - Dur.: 92' - Produz.: Lara Breay, Tripp Hudson per Dreamworks Animation.
Soggetto
I pinguini Skipper, Kowalski, Rico sono in missione contro il cattivo Octavius Tentacoli, un ex polpo intenzionato a trasformare i pinguini della Terra in mostri. Ai tre si aggiunge Soldato, il più pacioccone e ingenuo, che ben presto capisce di doversi liberare di queste etichette per essere considerato un membro a pieno titolo della squadra. Una volta insieme, i quattro affrontano una serie intricatissima di avventure, durante le quali mettono in gioco se stessi, la propria identità, la capacità di confrontarsi con le risorse tecnologiche dell'avversario. Ne segue un viaggio attraverso vari luoghi del pianeta, che si conclude a Manatthan, dove il malvagio viene sconfitto e per i pinguini comincia una nuova vita.
Valutazione Pastorale
"Spin off" è il termine tecnico per indicare quei personaggi che in un film di successo erano comprimari e in un seguito diventano a tutti gli effetti protagonisti. Così succede ai pinguini, apparsi nel primo "Madagascar" (2005, vedi) quasi di fianco e ora in primo piano in questo sequel che la Dreamworks evita di chiamare "Madagascar 4", indicando subito i nuovi personaggi principali. In questa avventura, il plot è articolato in modo chiaro e nitido: i tre pinguini diventano quattro, da un lato ci sono loro, dall'altro il nemico, malvagio e agguerrito, in mezzo un territorio vasto e inafferrabile, forse quello della fantasia che ha tempi e modi tutti suoi per arrivare alla soluzione. C'è così ampio spazio per inserire nel corpus dell'azione dialoghi imprevedibili e coloriti, citazioni, riferimenti al cinema, sfumature adatte a costruire un carattere dei pinguini all'insegna del "non corretto" e del non banale. Il racconto scorre rapido, attraverso passaggi sulfurei, divertenti, talvolta imprevisti. Un'animazione per tutti, perché moderna, attuale, rivolta a far trionfare l'elogio del cambiamento contro il livellamento dell'unicità. Il racconto tiene bene, anche con qualche momento di stasi, ma l'impressione è che forse sia preferibile ora far risposare i pinguini. Dal punto di vista pastorale, il film è da valutare come consigliabie e nell'insieme semplice.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in successive occasioni come proposta per bambini, ragazzi e per tutta la famiglia.