Orig.: Stati Uniti (2014) - Sogg.: tratto dai personaggi creati da Karen Janszen, Noam Dromi - Scenegg.: Charles Martin Smith - Fotogr.(Panoramica/a colori): Daryn Okada - Mus.: Rachel Portman - Montagg.: Harvey Rosenstock - Dur.: 107' - Produz.: Bob Engelman, Broderick Johnson, Andrew Kosove.
Interpreti e ruoli
Harry Connick Jr (dott. Clay Haskett), Ashley Judd (Lorraine Nelson), Morgan Freeman (dott. Cameron McCarthy), Kris Kristofferson (Reed Haskett), Mae Whitman (Alyssa), Nathan Gamble . (Sawyer Nelson), Zachary Gordon (Thomas Ferguson), Cameron Boyce (Caleb Chavez), Max Charles (Adam Ferguson), Austin Highsmith (Phoebe), Julia Winter (Peyton), Cozi Zuehlsdorff (Hazel Haskett)
Soggetto
Al Clearwater Marine Aquarium in Florida, quando muore Panama, madre adottiva della delfina Winter, si crea un problema: per regolamento ogno delfino deve avere compagnia dentro la struttura che lo ospita. Dapprima viene individuata Mandy, che però guarisce e deve essere restituita alle acque. La soluzione arriva infine de Hope, una piccola delfina rimasta incagliata e incapace di sopravvivere in natura. Curata con attenzione, Hope guarisce del tutto e a quel punto viene testata la sua possibilità di convivenza con Winter. Un primo tentativo fallisce ma, al secondo, quando a Winter viene attaccata la pinna di supporto, i due sembrano piacersi e possono cominciare una vita in comune.
Valutazione Pastorale
Il racconto riprende laddove si era concluso il precedente "L'incredibile storia di Winter il delfino" (2012). Tornano i personaggi componenti il gruppo che lavora al Clearwater Marine Aquarium. I due adolescenti (Sawyer e Alyssa) hanno qualche anno in più, avvertono un sentimento che li potrebbe tenere uniti, ma lui ha un'occasione importante all'Università di Boston e, dopo aver tutto sistemato all'Aquarium, si decide a partire. Il soccorso, l'aiuto e la protezione per gli animali rappresentano la linea portante dello script. Mille miglia lontano da pedanterie, ideologismi e toni estremi, il soggetto ha il pregio di far andare di pari passo la realtà di ambienti, luoghi, persone con il tono fiabesco della cornice e dei contorni. Costruendo così un quadro piacevole che coinvolge e istruisce sul rapporto esseri umani/ambiente, aiutando i piccoli a mantenere il giusto approccio ("Non sappiamo se i delfini ridono, piangono o si commuovono, però è bello crederlo"). Ne deriva tutta l'importanza di tenere in piedi strutture come quella di Clearwater, che rappresentano un luogo di soccorso per gli animali e insieme diventano terreno nel quale menomazioni dei delfini e quelle dei bambini trovano un punto di incontro, una solidarietà forte e profonda. Film da vedere con leggerezza e con attenzione ai particolari (non manca l'idea tutta americana del distaccoda casa per gli studi). E film che, dal punto di vista pastorale, è da valutare come consigliabile, semplice e adatto per famiglie.
Utilizzazione
Il film è da utilizzare in programmazione ordinaria e in molte occasioni successive per bambini e piccoli, anche a livello scolastico e didattico.